La cucina italiana candidata a patrimonio dell'umanità Unesco per il 2023

La cucina italiana candidata a patrimonio dell’umanità Unesco per il 2023

24 Marzo 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

La cucina italiana è stata ufficialmente candidatura dal governo italiano a diventare patrimonio dell’umanità Unesco per il 2023. L’esecutivo ha deciso, su proposta dei ministri dell’Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e della Cultura Gennaro Sangiuliano, di candidare, per l’anno in corso, la pratica della nostra tradizione culinaria nella Lista rappresentativa dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità dell’Unesco.

La Commissione nazionale ha dato parere favorevole all’unanimità, alla presenza del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi. Ora il dossier verrà trasmesso dal ministero degli Esteri all’Unesco e così inizierà l’iter di valutazione, che dovrebbe concludersi entro dicembre 2025.

E’ possibile definire la cucina italiana come quell’insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basate sui tanti saperi locali che, senza gerarchie, la identificano e la connotano. Questo mosaico di tradizioni riflette la diversità bioculturale del paese e si basa sul comune denominatore di concepire il momento della preparazione e del consumo del pasto come occasione di condivisione e di confronto. Il dossier è stato scritto dal professore della Luiss, Pier Luigi Petrillo, che già in passato avevo curato le candidature all’Unesco di tanti elementi come la Dieta Mediterranea e i pizzaiuoli napoletani.

Le parole del ministro Sangiuliano

“Esiste il sistema Italia, esiste il sistema nazione che ha diverse declinazioni (…) Da parte mia ci sarà tutto il sostegno, perché cucina italiana significa promuovere l’idea di qualità della vita e del vivere italiano che è fatto di arte, di cultura, di paesaggi, di monumenti ma anche di esperienze come quelle delle eccellenze alimentari”, ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano alla conferenza stampa indetta a seguito della decisione del governo.

“Noi porteremo due quadri iconici il Bacco di Caravaggio e il Bacco di Guido Reni e li metteremo vicini, perché non lo sono mai stati e non si è mai riusciti a fare la comparazione visiva. Ma lo faremo nella cornice del Vinitaly”. (Fonte: Ansa).

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