Cresce il biologico nei campi, ma gli italiani faticano a comprarlo

Cresce il biologico nei campi, ma gli italiani faticano a comprarlo

11 Luglio 2022 - di Silvia_Di_Pasquale

Cresce il biologico nei campi, ma gli italiani faticano a comprarlo. Proseguono gli investimenti e gli operatori coinvolti, ma nel 2021 i dati mostrano i primi segnali di cedimento dei consumi. E’ possibile ipotizzare che ciò sia dovuto al caroprezzi e alla crisi economica, che spinge gli italiani a spendere meno per il cibo. Un passo indietro rispetto alla tendenza degli anni passati. La superficie biologica italiana è aumentata del 4,4%, rileva il monitoraggio Sinab-Ismea, arrivando a sfiorare i 2,2 milioni di ettari a fine 2021. Il mantenimento di questo ritmo di crescita permetterebbe di raggiungere i 2,7 milioni di ettari al 2027, ultimo anno della Pac 2023-2027, e toccare i 3 milioni al 2030, valore prossimo al target Farm to Fork del 25% di superficie bio, da raggiungere entro la fine del decennio.

Ma sul fronte della spesa alimentare di prodotti biologici, nel 2021, si è registrata per la prima volta una riduzione degli acquisti di alimenti e bevande bio, e anche le prime indicazioni sull’anno in corso non lasciano ben sperare. Dopo l’ottima performance del 2020 (+9,5%), sostenuta da una maggiore propensione delle famiglie italiane all’acquisto di alimenti genuini e salutari e dal confinamento domiciliare nel lockdown, lo scorso anno il valore della spesa si è contratto del 4,6%, portandosi a 3,38 miliardi di euro, anche se è rimasta invariata l’incidenza del bio sul totale degli acquisti agroalimentari (3,9%).

Le evidenze sui primi 5 mesi del 2022, limitate ai soli acquisti presso la Gdo, evidenziano un’ulteriore riduzione dell’1,9% su base annua, peraltro in un contesto di generalizzata crescita dei prezzi. A preoccupare, in questo caso, è soprattutto il confronto con l’agroalimentare convenzionale che segna nello stesso periodo un incoraggiante +1,8%. “Lo sviluppo dell’agricoltura biologica è considerato tra i principali driver della transizione verde – ha sottolineato Angelo Frascarelli, presidente di Ismea – .e la politica italiana ha deciso di aumentare il sostegno al bio, con un incremento di risorse di 720 milioni di euro nei prossimi quattro anni. In sintesi, cresce l’offerta e il ruolo politico-ambientale del bio, ma non cresce il consumo e il valore del mercato. Molte luci e qualche ombra”.

Bruxelles ha confermato il pacchetto di iniziative del “Green Deal”, che vede nello sviluppo dell’agricoltura biologica, con il target del 25% della superficie europea a bio entro il 2030, uno dei cardini della transizione green in agricoltura. E’ quanto evidenziato nel convegno organizzato a Roma da Ismea-Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare per un confronto, alla presenza del Sottosegretario alle Politiche Agricole Francesco Battistoni, sul futuro del comparto. Foto di Niek Verlaan da Pixabay.

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