Carlo Cracco: "Sono contrario ai bambini nei talent show"

Carlo Cracco: “Sono contrario ai bambini nei talent show”

27 Novembre 2014 - di aavico

ROMA – “Sono contrario ai bambini nei talent show”. La chef star Carlo Cracco, fresco di pubblicazione del nuovo libro e giudice di Masterchef che si avvia alla quarta edizione, dice la suo su quei talent che coinvolgono minori.

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“È cambiato il modo di trattare il cibo in tv”, spiega al Corriere della Sera. “C’è un abuso del genere. Ma, d’altra parte, Masterchef in replica, dopo un anno e quando tutti sanno come è finito, fa ascolti record”.

 

Ecco alcuni passaggi dell’intervista realizzata da Chiara Maffioletti:

Come lo spiega? «Una teoria ce l’ho: è l’originale. Non tutto quello che viene fatto sulla cucina è interessante. A volte sono programmi di livello basso…». È alla guida di Hell’s Kitchen e il 18 dicembre partirà la quarta edizione di Masterchef , su SkyUno Hd: «Quando è iniziato nessuno scommetteva su questo successo». Adesso «spero possa migliorare non solo la condizione degli chef ma di tutto il comparto alimentare».

Con la popolarità sono arrivate le pubblicità. C’è chi l’ha criticata per quella delle patatine… «La tv sta in piedi per la pubblicità. La Rai potrebbe dedicare qualche rete a fare cultura, ma, altrimenti, senza pubblicità la tv si spegnerebbe. A me non piace fare né il santo né quello che se ne frega. Cerco sempre di valutare cosa faccio. Ovvio che le patatine sono un prodotto di massa, ma prima di accettare ho studiato l’azienda». E le mangia? «Sempre mangiate. Che qualcuno storca il naso e dica si è venduto ci sta, fa parte dell’esposizione. Ma in Francia, il più grande chef di tutti i tempi, Paul Bocuse, firma pubblicità anche delle mutande e nessuno si sogna di criticarlo».

La gente la ferma per strada? «Eh, purtroppo sì. Alcuni hanno paura perché sanno che sono severo…».