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Bando per il concorso della scuola: preselezioni a dicembre, poi prova scritta e orale

ROMA – Lunedì 24 settembre usciranno le regole per il nuovo “concorsone” della scuola per 11.542 cattedre di ogni ordine e grado, sostegno compreso. La prova pre-selettiva ci sarà a dicembre, poi ci saranno quella scritta a gennaio e l’orale tra marzo e giugno.

Sono 15 anni che i precari della scuola lo aspettano e ora il ministero si attende un’affluenza di circa 160mila candidati. Ma c’è chi ha già pronto il ricorso al Tar per stoppare lo svolgimento della selezione.

I precari sono pronti a scendere in piazza il 21 e il 22 settembre. Due diverse manifestazioni, ma la richiesta è la stessa: ritirare il concorso. “Il governo – spiegano dalla Flc Cgil -, trincerandosi dietro i richiami al merito e ai giovani, vuole bandire un concorso nella scuola dimenticando il merito e i diritti di quanti finora hanno vinto concorsi, superato selezioni e si sono formati dentro e fuori dalle aule scolastiche”.

Una delle novità più contestate del nuovo “concorsone” e che riuscirà a conquistare l’abilitazione all’insegnamento soltanto chi rientrerà nel numero dei posti messi a concorso. Se, ad esempio, in una data regione sono stati messi a concorso 100 posti a cattedra per l’inglese alle superiori, il 101mo classificato non otterrà nemmeno l’abilitazione, come invece avveniva in passato. Inoltre, i posti messi a concorso saranno garantiti dal ministero in uno o più anni: l’immissione in ruolo potrebbe avvenire in un solo anno, se si dovessero liberare i posti per effetto dei pensionamenti, oppure in più anni se i posti si dovessero liberare in due o tre anni.

Chi viene ammesso al concorso. Per la scuola primaria e dell’infanzia saranno ammessi al concorso gli abilitati, i laureati in Scienze della formazione e anche i diplomati entro l’anno scolastico 2001/2002 che nel 2000 non hanno partecipato alle ultime selezioni. Per medie e superiori, l’accesso alle prove sarà riservato a coloro che sono già in possesso di un’abilitazione all’insegnamento e ai laureati in possesso di un titolo di studio del vecchio ordinamento: conseguito entro l’anno 2001/02 per i corsi di studio quadriennali, 2002/03 per quelli quinquennali e 2003/04 per quelli di sei anni di durata.

Ci saranno tre prove: una preselettiva, superata la quale si accede a una prova scritta e una orale. La prova preselettiva sarà un test di 50 domande a risposta multipla, i candidati avranno a disposizione 50 minuti. Ci saranno 18 domande di logica e 18 quesiti sulla comprensione del testo. Saranno 7 per ambito le domande di informatica e di lingua straniera. Per accedere alla prova scritta occorrerà totalizzare almeno 35 punti sui 50 previsti. La prova si svolgerà on line davanti a una postazione, presso una scuola o un’università, e sono previste più tornate.

La prova scritta è prevista nel gennaio del 2013 e consisterà, illustra il bando, in una “prova semi strutturata con griglia nazionale di valutazione composta da una serie di quesiti a risposta aperta finalizzata a valutare la padronanza delle discipline, anche attraverso gli opportuni riferimenti interdisciplinari”. Per gli insegnanti della scuola primaria è prevista anche una prova “atta ad accertare la conoscenza della lingua inglese”. Saranno 40 i punti totali assegnati alla prova, superata se si totalizzano almeno 28 punti. Per le materie d’insegnamento che prevedono anche una di laboratorio, i punti destinati alla prova scritta saranno 30 e 10 quelli assegnati alla prova di laboratorio.

La prova orale si dovrebbe svolgere tra marzo e giugno, in tempo utile per ultimare l’intera procedura e assegnare i primi posti entro il 31 agosto 2013. “La prova orale ha per oggetto le discipline di insegnamento comprese nella classe di concorso e valuta la padronanza delle medesime da parte del candidato, la capacità di progettazione didattica, anche con riferimento alle Tic (le nuove Tecnologie per l’Informazione e le Comunicazioni, ndr) e agli studenti con bisogni speciali”. La prova è suddivisa in due momenti: una lezione simulata, della durata di 30 minuti, su una traccia estratta dal candidato 24 ore prima della prova stessa; un colloquio, anche questo della durata massima di 30 minuti, nel corso del quale verranno approfonditi i contenuti, le scelte didattiche e metodologiche della lezione simulata. Per i candidati in lizza per un posto alla scuola primaria è prevista una verifica in lingua inglese. Anche alla prova verranno assegnati 40 punti e anche in questo caso per superarla occorrerà totalizzarne almeno 28.

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