ROMA – Steven Bernstein, ex direttore della fotografia, dirige una pellicola dal look e dall’andamento della docu fiction, che mira a raccontare, con ironia e la giusta leggerezza, il pathos che accompagna il senso di impotenza che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo provato.
Il risultato è “Annie Parker”, che nel film ha il volto e la bravura di Samantha Morton, nel ruolo di una donna che, scoprendo di avere un tumore al seno, combatte contro medici superficiali e un po’ ignoranti; a farle compagnia, in parallelo, c’è una dottoressa (Helen Hunt), impegnata nella ricerca genetica su questa orrenda malattia.
“Annie Parker” è una produzione indipendente, tutta al femminile, che scuote le coscienze nonostante qualche difetto di sceneggiatura e la mancanza di personaggi maschili veramente forti. Da vedere.
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