Pane integrale

4 miti sul pane che dovremmo sfatare per sempre

26 Ottobre 2020 - di Claudia Montanari

Pensi che il pane integrale abbia meno calorie del pane bianco, o che la crosta sia meno calorica della mollica? Pensi che non possa far parte di una dieta sana? È giunto il momento di abbattere per sempre alcune false credenze che circolano su questo alimento.

Questo alimento fa parte della nostra dieta da secoli. Tuttavia, ci sono moltissimi falsi miti che circolano intorno al pane. E visto che in tempo di lockdown questo alimento ha suscitato più interesse che mai (chi non si è cimentato a farlo in casa?) è giunta l’ora di sfatare qualche mito.

Il pane integrale è molto meno calorico di quello bianco. Falso.

Molte volte capita che, proprio perché porta il nome ‘integrale’, si possa pensare che questo tipo di pane sia molto meno calorico del bianco. In realtà, apporta solo circa 20 calorie in meno (277 kcal per 100 grammi nel caso di bianco contro 258 kcal di quello integrale).

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Quello che possiamo affermare, senza alcun dubbio, è che il pane integrale (ma sol nel caso di quello veramente integrale) è molto più interessante a livello nutrizionale, essendo fatto con farine non raffinate.

Questo tipo di pane, conserva tutto l’apporto di fibre e minerali come zinco, calcio, magnesio (nutrienti di cui manca quello bianco).

Inoltre, questo alimento ha il vantaggio di farci sentire più sazi più a lungo proprio grazie alla presenza delle fibre.

La crosta è meno calorica della mollica. Falso.

È un’altra falsa credenza. La mollica e la crosta sono due parti dello stesso alimento e contengono gli stessi nutrienti. La crosta viene disidratata con la cottura, mentre la mollica trattiene più acqua, da qui il suo aspetto soffice. 

Il pane non può far parte di una dieta dimagrante sana. Falso.

Qui non dovremmo parlare tanto di “pane” quanto di “tipo di pane”. Secondo i nutrizionisti il ​​consiglio da seguire sarebbe: ridurre la quantità di pane bianco e puntare sempre sulle versioni integrali.

L’ideale sarebbe mangiarne meno, e scegliere quello con migliore qualità nutrizionale. In questo modo, potremo inserire questo alimento all’interno di una dieta dimagrante. 

Kamut, farro… i grandi “trendy” sono più sani. Non necessariamente.

Ritorniamo allo stesso argomento. Non dipende tanto dal tipo di grano (è vero che alcuni hanno un profilo nutrizionale leggermente più interessante di altri) quanto dal fatto che la farina ottenuta da quel grano sia raffinata o integrale (quest’ultima è sempre migliore). A proposito, parlando di ‘grani alla moda’, può valere la pena chiarire che il grano saraceno non è un cereale ma uno pseudocereale. E che una delle sue caratteristiche più significative è che è senza glutine, rendendolo ideale per i celiaci.