Essere stressati e nervosi nella mezza età aumenta il rischio di demenza

Essere stressati, nervosi o esausti nella mezza età può aumentare il rischio di demenza. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Jama Network Open. In questa fase della vita di solito le responsabilità sono molte, dal punto di vista familiare e lavorativo. Sperimentare situazioni ansiose o legate all’insonnia è molto frequente. Questo può aumentare il rischio di sviluppare la demenza fino al 24%, fanno sapere i ricercatori. Il team di studiosi dell’Università di Helsinki ha seguito 68.000 persone per un massimo di 45 anni, chiedendo ai partecipanti di compilare questionari sui sintomi psicologici. I dati sui partecipanti che hanno sviluppato la demenza sono stati ottenuti anche dai registri sanitari.

Cosa è emerso dalla ricerca.

L’analisi ha rivelato che coloro che hanno affermato di soffrire “spesso” di stress, depressione, nervosismo o esaurimento – già dall’età di 45 anni – avevano un rischio di demenza aumentato dal 17 al 24%. Il motivo del collegamento resta poco chiaro, ma che è importante comprendere i fattori di rischio per la malattia. I ricercatori hanno affermato:

“Con l’invecchiamento della popolazione, i disturbi della memoria stanno diventando più comuni. Naturalmente, questo rende importante la comprensione dei loro fattori di rischio. Dal punto di vista della psichiatria, è particolarmente interessante che, attraverso un’attenta modellizzazione, abbiamo stabilito una connessione tra i sintomi associati al disagio mentale e una malattia organica del cervello. In questo studio, i sintomi di disagio psicologico erano significativamente associati a un aumento del rischio di demenza per tutte le cause”.

Bisogna specificare che il legame tra la depressione e l’esaurimento con la demenza è stato rilevato in modo significativo solo negli uomini. “Ciò potrebbe indicare che tra gli uomini che riferiscono sintomi depressivi ‘spesso’, il grado dei sintomi può essere più grave e quindi essere maggiormente correlato a un aumento del rischio di demenza”, hanno scritto. Fonte: Daily Mail.