Benessere e Salute

L’attività fisica vigorosa nella mezza età potenzia il potere cerebrale

L’attività fisica moderata o vigorosa nella mezza età potenzia il potere cerebrale. Lo evidenzia una ricerca pubblicata sul Journal of Epidemiology & Community Health. Questo livello di intensità sembra essere migliore per la memoria e per i processi mentali, come la pianificazione e l’organizzazione. Un comportamento sedentario ogni giorno è invece associato a prestazioni cognitive più scarse.

Come è stato svolto lo studio.

Gli studiosi hanno attinto ai dati dei partecipanti al British Cohort Study del 1970, che comprendeva persone nate in Inghilterra, Scozia e Galles nel 1970, la cui salute è stata monitorata durante l’infanzia e l’età adulta. Dal 2016 al 2018, 8.581 partecipanti avevano raggiunto l’età di 46 e 47 anni. E’ stato chiesto loro di compilare questionari dettagliati su salute, background e stile di vita e di indossare un tracker di attività per un massimo di 7 giorni e per almeno 10 ore consecutive al giorno.

Questo è uno studio osservazionale e, come tale, non può stabilire la causa-effetto. I ricercatori evidenziano vari avvertimenti: le misure del tracker di attività non possono fornire un contesto per ogni componente del movimento. Nonostante l’ampia dimensione del campione, le persone di colore erano sottorappresentate, limitando la generalizzazione dei risultati.

L’attività fisica supporta le funzioni cognitive.

Tuttavia, concludono gli studiosi, “Questo metodo robusto conferma un ruolo fondamentale delle MVPA (moderate to vigorous physical activities) nel supportare la cognizione e dovrebbero essere compiuti sforzi per rafforzare questa componente del movimento quotidiano”.

“MVPA è in genere la proporzione più piccola della giornata in termini reali e l’intensità più difficile da acquisire. Forse in parte per questo motivo, la perdita di qualsiasi tempo MVPA è apparsa dannosa, anche all’interno di questa coorte relativamente attiva”, spiegano. Il tempo trascorso in MVPA rispetto ad altri tipi di comportamento è stato positivamente associato alle prestazioni cognitive.

Anche il sonno e l’attività fisica leggera sono stati positivamente associati alle prestazioni cognitive, una tendenza che probabilmente riflette un maggiore impegno in attività cognitivamente stimolanti come la lettura o il lavoro piuttosto che qualsiasi apparente beneficio derivante dal guardare la TV, osservano i ricercatori. Fonte: Medical X Press. Foto di Sasin Tipchai da Pixabay.

Silvia_Di_Pasquale

Recent Posts

Il borgo uscito da una fiaba: le case colorate sul mare e un centro di pietra intatto

Tra storia millenaria, tradizioni popolari e paesaggi mozzafiato, il borgo si distingue per cultura, artigianato…

3 ore ago

Tech neck, lo smartphone invecchia il collo di 10 anni: 5 esercizi per evitarlo

L’uso intensivo di smartphone e tablet causa dolori cervicali e accelera l’invecchiamento cutaneo del collo.…

15 ore ago

La Notte nel Cuore, altro colpo di scena: Canan si riprende tutti i suoi soldi

Nuovo colpo di scena nella soap La Notte nel Cuore, che porterà scompiglio negli equilibri…

21 ore ago

Se non sai cosa metterti a Natale, ci pensa Action: questo splendido abito costa solo 6 euro

All'outfit di Natale quest'anno ci pensa Action, che ha messo in promozione uno splendido abito…

1 giorno ago

La Notte nel Cuore, nella puntata del 9 dicembre cambierà tutto: cosa succede dopo le nozze di Sevilay

Nelle prossime puntate de La Notte del Cuore, un colpo di scena influirà sul rapporto…

2 giorni ago

Finalmente un look invernale da ufficio elegante ma comodo: Caterina Balivo ci mostra la strada

Caterina Balivo apre la strada per il look da ufficio più ricercato di questo inverno,…

2 giorni ago