ragazza si diverte in estate sull'unicorno gonfiabile

Dallo scrub alla pulizia del viso, 12 falsi miti sui rimedi di bellezza in estate

4 Agosto 2020 - di Claudia Montanari

Se faccio lo scrub tolgo l’abbronzatura? Con la pulizia del viso rischio di danneggiare la pelle già sensibilizzata dal sole? Questi sono solo due dei dubbi sulla bellezza che salgono con l’arrivo dell’estate.

Treatwee fa luce sui falsi miti e sugli stereotipi più comuni sulla cura di sé e sui prodotti di bellezza nella stagione estiva.

L’estate non porta con sé solo caldo e relax, ma anche qualche dubbio sui trattamenti di bellezza. Tra dicerie, passaparola e mezze verità, sotto l’ombrellone c’è il rischio di prendere un abbaglio.

Che si tratti delle regole d’oro della tintarella o dei consigli per prendersi cura della propria pelle, ecco allora che Treatwell, il più grande portale in Europa per la prenotazione di trattamenti di bellezza e benessere, smonta le fake news dell’estetica per aiutare a distinguere mito e realtà.

Durante l’estate non bisogna fare lo scrub perché rischia di togliere l’abbronzatura.

Falso. Lo scrub è un vero e proprio toccasana per la pelle, in qualsiasi stagione. Qualcuno lo annovera a torto tra i nemici della tintarella, mentre in realtà ne è un grande alleato.

Rimuovendo le cellule morte e le impurità, lascia la pelle vellutata e ne rigenera lo strato superficiale. Inoltre, fa in modo che il colorito risulti più uniforme e contribuisce a “fissare” l’abbronzatura.

L’importante, come in tutte le cose, è non esagerare. La frequenza va a braccetto con la sensibilità della pelle, ma in ogni caso è meglio non superare la cadenza settimanale.

In vista dell’esposizione al sole meglio evitare la pulizia del viso per non rischiare di danneggiare la pelle

Falso. Una pulizia del viso fatta a regola d’arte non compromette la salute della pelle, anzi, la favorisce. Un’accurata esfoliazione, eseguita da mani esperte e calibrata in base alle singole necessità e alla tipologia di pelle, aiuta a decongestionare e reidratare correttamente l’epidermide. Ne aumenta l’ossigenazione e combatte – anche grazie a massaggi e cosmetici specifici – ipersensibilità, irritazioni e rossori, che spianano la strada alle aggressioni esterne.

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Camminare sulla sabbia è un ottimo rimedio in caso di talloni e piedi screpolati.

Falso. Passeggiare a piedi nudi in riva al mare, per quanto piacevole e rilassante, rischia di peggiorare la situazione a causa dell’attrito aggressivo della sabbia, che non solo compromette la durata dello smalto, ma secca la pelle, esponendola al rischio di ulteriori screpolature o irritazioni.

Per percorrere la battigia meglio quindi armarsi di calzature adatte e, al ritorno dalla camminata tonificante, ricordarsi di sciacquare via eventuali residui di sabbia, per poi riapplicare diligentemente la protezione solare.

Se durante la vacanza si può arginare il dramma screpolature applicando quotidianamente una buona crema nutriente, al rientro è consigliabile una capatina dall’estetista per una pedicure post-spiaggia per correre ai ripari dopo lo stress da bagnasciuga. 

Non bisogna depilarsi prima dell’esposizione al sole.

Falso, bisogna solo avere le giuste accortezze. Per scampare al pericolo irritazioni, eritemi e antiestetiche macchie, quando ci si espone al sole nei giorni successivi alla ceretta, è fondamentale ricordarsi di applicare abbondantemente e con frequenza una crema solare ad alta protezione. Operazione che dovrebbe essere sulla “to-do list” di tutti, depilazione o no, ogni volta che ci si fa “baciare dal sole”.

Dopo aver fatto il bagno non è necessario riapplicare la protezione solare water-resistant.

Falso. Rinnovare con costanza l’applicazione della crema o dello spray SPF è fondamentale per garantire una protezione efficace dai raggi solari. Questo vale per tutti i prodotti, anche quelli water resistant, in particolare dopo i bagni in mare o in piscina o dopo aver sudato. Inoltre, bisogna prestare attenzione e ricospargersi di lozione SPF anche dopo il contatto con l’asciugamano e quando ci sia alza dal lettino o dalla sdraio.

Crema corpo e doposole sono interscambiabili

Falso. Chi crede che le lozioni doposole siano solo una trovata di marketing per far impennare gli acquisti in vista dell’esodo estivo dovrà ricredersi.

Se è vero, infatti, che alcuni ingredienti dei prodotti doposole possono comparire anche nell’INCI delle “normali” creme corpo, generalmente gli aftersun contengono agenti, come l’aloe vera, capaci di calmare la pelle che è stata a lungo esposta al sole.

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Inoltre, la loro formula a base di gel o acqua, invece di “conservare” il calore, come potrebbe fare una normale crema corpo, aiuta a rinfrescare e reidratare con efficacia la pelle stressata dai raggi solari. 

Estate, l’acqua di mare può aiutare a contrastare la cellulite

Vero. Una passeggiata lungo il bagnasciuga, con le gambe immerse in mare, non farà magicamente sparire la “buccia d’arancia”, ma il massaggio delle onde aiuterà innegabilmente a migliorare la circolazione. Inoltre, l’osmosi esercitata dai sali contenuti nell’acqua marina contribuirà a drenare i liquidi in eccesso.

Niente di meglio di una maratona acquatica, quindi, per tonificare e sgonfiare.

Durante l’estate la tinta ai capelli è off-limits

Falso. Treatwell consiglia di recarsi dal parrucchiere per la tinta con tre o quattro giorni di anticipo rispetto alla partenza, in modo che il colore “si assesti”, e di non esporre al sole la chioma nelle 48 ore successive alla colorazione.

Quale migliore stagione dell’estate, d’altronde, per sfoggiare la propria collezione di cappelli di paglia, turbanti très chic e foulard?

Chi teme comunque che al mare la tinta possa fare brutti scherzi – assumendo sfumature “punk” non gradite o svanendo rapidamente – può sempre chiedere al parrucchiere un tono leggermente più scuro del solito.

Inoltre, è fondamentale non dimenticarsi di utilizzare protettori con SPF anche sui capelli.

I capelli non vanno lavati spesso nemmeno in estate

Vero in teoriaperché lavarli eccessivamente rischia di privarli dei loro oli naturali e, a seconda dei casi, di stimolare eccessivamente la produzione di sebo oppure di seccarli ulteriormente.

In pratica, però, ognuno ha esigenze diverse a seconda del proprio tipo di chioma.

La frequenza del lavaggio deve tenere conto della tipologia della cute, del fusto e dell’idratazione del capello, quindi non esiste una vera e propria regola ferrea.

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In estate, tra piscina, sudore e salsedine, la tentazione di fare lo shampoo quotidianamente è certamente forte. Treatwell suggerisce allora un buon compromesso: a chi non resiste all’impulso di lavarli ogni giorno propone di risciacquare i capelli solo con acqua, senza usare lo shampoo, ma praticando un (piacevole!) massaggio al cuoio capelluto.

Il cloro fa diventare i capelli verdi.

Falso. Soprattutto chi ha i capelli chiari teme la comparsa di sfumature verdi dopo qualche bracciata in piscina.

Non si deve, però, incolpare il cloro, piuttosto le tracce metalliche – di solito di rame – presenti nell’acqua.

A chi non è mai capitato di trovare macchie verdognole sulla pelle dopo aver indossato bigiotteria di bassa qualità? Per scongiurare l’effetto pollice verde, oltre a indossare una cuffia, Treatwell consiglia di “inzuppare” la chioma da sirena in acqua dolce prima di tuffarsi in piscina e di risciacquarla abbondantemente a fine nuotata.

Se ci si trucca, si può evitare di mettere la protezione solare

Falso. Il make-up può costituire una “barriera” in più rispetto ai raggi solari, ma il fondotinta da solo non è in grado di proteggere la pelle come si deve.

Bisogna sempre ricordarsi di utilizzare sotto il trucco una buona crema con SPF. Allo stesso modo, chi crede che una seduta di spray tan o cospargersi di autoabbronzante basti per non dover applicare la protezione solare dovrà rivedere i propri piani per evitare di ritrovarsi arrostito a fine vacanza.

Con le extension alle ciglia non si può fare il bagno al mare.

Falso. Si può tranquillamente nuotare senza il rischio di ”perdere lo sguardo”. Le ciglia, infatti, vengono applicate con una speciale colla “semipermanente”.

Tuttavia, bisogna prendere atto che calore e umidità potrebbero accorciare la durata delle extension. Inoltre, prima di “tuffarsi a bomba” nel mood Sirenetta, è bene tenere a mente qualche piccolo accorgimento: meglio evitare il contatto con l’acqua nelle prime 24-48 ore dal trattamento di extension e accertarsi di non utilizzare mai nel contorno occhi prodotti a base oleosa.

Foto in evidenza di Jose Martinez su Unsplash.