WASHINGTON – Poca vitamina D aumenta il rischio di malattie al fegato nei bambini: una vera e propria malattia epatica, anche se, ovviamente, non di tipo alcolico. Lo rivela uno studio del King’s College Hospital Paediatric Liver Centre.
I ricercatori si sono concentrati sul legame tra bassi livelli di vitamina D e la steatosi epatica non alcolica (Nafld) nei bambini britannici, e hanno scoperto una variante genetica associata alla gravità della malattia. La steatosi epatica non alcolica è una delle malattie epatiche più comuni nel mondo e riguarda il grasso che si accumula nelle cellule del fegato tra le persone che non bevono alcolici in quantità eccessiva.
Esaminando le cartelle cliniche di oltre 120 bimbi affetti da questa patologia, gli esperti hanno scoperto che i piccoli pazienti soffrivano tutti di bassi livelli di vitamina D durante l’inverno, che rimanevano tali anche nel corso dell’anno successivo, e quindi hanno stabilito un’associazione tra la Nafld e i bassi livelli di questa vitamina. Hanno anche scoperto che una variante del gene NADSYN1 era legata al livello di gravità di questa patologia nei piccoli pazienti.
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