MOSCA – E’ ormai questione di giorni. Il 23 novembre l’astronauta Samantha Cristoforetti (cresciuta fra Malè e Bolzano) sarà la prima donna italiana in missione nello spazio. Partirà insieme ai colleghi di volo Terry Virts (Usa) e Anton Shkaplerov (Russia), e resterà sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per sei mesi.
Ad ottobre Cristoforetti, 37 anni, ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair in cui ha raccontato come è arrivata ad essere astronauta. Ad ispirarla è stato il cielo limpido del suo paese natale, in Trentino. Poi le letture di alcuni libri di fantascienza. Così si è impegnata in matematica e scienze.
“Ci sono due strade: una che passa attraverso gli studi di Ingegneria e l’altra che prevede la carriera militare come pilota miliare o civile. Io le ho percorse tutte e due. Quando io ho finito il Liceo le donne non erano ammesse nelle Forze Armate. Così ho iniziato Ingegneria Meccanica all’Università di Monaco, mi sono laureata e dopo (a quel punto era diventato possibile) ho partecipato al concorso per l’Accademia Areonautica di Pozzuoli: mi piaceva moltissimo l’idea di volare. E per finire ho preso anche il brevetto di pilota militare in Texas alla Euro-Nato Jet Pilot Training di Wichita Falls”.
Oggi Samantha, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea e pilota dell’Aeronautica Militare, parla cinque lingue: italiano, francese, inglese, tedesco e russo. Del resto un astronauta nello spazio deve
“saper fare un sacco di cose. Banalmente, anche aggiustare un’attrezzatura che va in panne (e sono tante e complessisime), fare lavori di semplice manutenzione, di gestione dei rifornimenti logistici. La Stazione è un porto orbitante dover arrivano e partono veicoli cargo. Ogni giorno, dopo una rapida daily planning conference di 10 minuti in collegamento con i diversi centri di controllo a terra, a ognuno di noi saranno affidati e confermati i suoi compiti. Ma il più importante resta quello di fare esperimenti scientifici di ogni tipo”.
Sulla Stazione Spaziale Samantha ha già spedito felpe, calze e pantaloni, per proteggersi dal freddo. E poi alcuni libri:
“Ho Palomar di Calvino, Pilote de Guerre di De-Saint-Exupéry. Ho anche preparato io stessa dei libricini piccoli piccoli con poesie, testi filosofici… e questi sono intesi come regali al mio ritorno”.
I brand che valorizzano (davvero) le donne curvy: taglia 46 e stile impeccabile. Tutto quello…
Le anticipazioni de La Promessa lasciano davvero di stucco: presto si scoprirà chi è il…
Tra storia millenaria, tradizioni popolari e paesaggi mozzafiato, il borgo si distingue per cultura, artigianato…
L’uso intensivo di smartphone e tablet causa dolori cervicali e accelera l’invecchiamento cutaneo del collo.…
Nuovo colpo di scena nella soap La Notte nel Cuore, che porterà scompiglio negli equilibri…
All'outfit di Natale quest'anno ci pensa Action, che ha messo in promozione uno splendido abito…