SYDNEY (AUSTRALIA) – Una donna australiana che si era ferito al naso, la bocca e subito ‘traumi psicologici’ per via di un lampadario che le è caduto in testa mentre faceva sesso in un motel, non verrà risarcita dal suo datore di lavoro. A stabilirlo è stata l’Alta Corte australiana, mettendo fine ad una battaglia legale che durava ormai da circa sei anni.
Il diritto al risarcimento era stato dapprima riconosciuto dalla commissione governativa per gli infortuni sul lavoro, poi revocato da un tribunale amministrativo che ha dato ragione alla società di assicurazione. Lo scorso dicembre la Corte Federale di Sydney aveva invece stabilito che comunque la donna trascorresse le serate, facendo sesso o “giocando a carte”, si trovava lì per lavoro.
La donna, un’impiegata pubblica il cui nome non può essere divulgato, si trovava nella località nel novembre 2007. L’agenzia federale per cui lavorava le aveva prenotato un motel dove lei aveva invitato a cena un amico dopo il lavoro. Mentre facevano sesso, il portalampada si è staccato colpendo la donna sul volto.
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