MILANO – Domenica 10 giugno, all’Idroscalo di Milano, in occasione della terza edizione italiana del Red Bull Flugtag (www.redbullflugtag.it), si sono sfidati 35 (strampalati) team.
La competizione è dedicata ai creativi del volo, a metà fra follia pura e tecnica aerodinamica. L’area scelta per la gara è l’Idroscalo, luogo non a caso attaccato all’aeroporto di Linate. Nella sfida del 10 giugno, sono arrivati migliaia di curiosi e appassionati da tutta l’Europa per vedere il Tegamino Boys, il M’ha da cascà, i Ciociari volanti il Vaticano Air Lines e così via con gli I-Phon, le Teste di Zucchina o i Pellicano Band. Le squadre che hanno partecipato erano armate solo della loro fantasia e dello spirito di iniziativa che le ha portate a costruire velivoli tanto colorati quanto improbabili per poi lanciarsi dalla rampa di 6 metri d’altezza costruita nelle acque dell’Idroscalo.
Il primo Red Bull Flugtag si è tenuto a Vienna nel 1992. Da allora, si sono svolti più di 100 Flugtag in tutto il mondo, dall’Irlanda a San Francisco, attirando fino a 300mila spettatori. Il record per il volo più lungo supera i 63 metri, ed è stato conseguito nel 2010 negli Stati Uniti a Minneapolis St. Paul. Le squadre si sono preparate (nel sito c’è anche un’ampia documentazione video dei lavori in corso) osservando alcuni vincoli: apertura alare massima 10 metri, peso massimo 200 chili (incluso il pilota) e solo muscoli come propulsori. Quindi, niente fionde, turbine, motorini elettrici o calamite.
Gli “aeroplani”, come unico semplice requisito, avevano quello di sfidare le comuni leggi di gravità. Essendo ispirati dai cartoon, i velivoli erano rigorosamente sprovvisti di motore. Per librarsi in volo hanno utilizzato la sola forza dei muscoli del team, composto da un massimo di 5 persone (4 spingitori e 1 pilota). Solo il pilota poteva stare all’interno del velivolo al momento del lancio. Inoltre, fondamentale per la riuscita della manifestazione: la macchina volante e ogni sua parte mobile (per esempio, il carrello) dovevano essere galleggianti o resi tali attraverso il fissaggio di opportuni galleggianti. Le rocambolesche e acrobatiche evoluzioni, infatti, si sono concluse nell’acqua, con il classico “splash”!. Perché se volare è un sogno, atterrare è “dura” realtà.
Le anticipazioni de La Promessa lasciano davvero di stucco: presto si scoprirà chi è il…
Tra storia millenaria, tradizioni popolari e paesaggi mozzafiato, il borgo si distingue per cultura, artigianato…
L’uso intensivo di smartphone e tablet causa dolori cervicali e accelera l’invecchiamento cutaneo del collo.…
Nuovo colpo di scena nella soap La Notte nel Cuore, che porterà scompiglio negli equilibri…
All'outfit di Natale quest'anno ci pensa Action, che ha messo in promozione uno splendido abito…
Nelle prossime puntate de La Notte del Cuore, un colpo di scena influirà sul rapporto…