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Sono piccoli paradisi in Europa che pochissimi visitano: vacanza stellare e spendi due spicci

Città europee economicheIn Europa spendendo pochissimo - (ladyblitz.it)

Dalle città bulgare ai borghi portoghesi, passando per l’Ungheria e il Baltico: itinerari tra storia, cultura e natura

Nel cuore dell’Europa, lontano dai flussi turistici più battuti, si celano autentici gioielli capaci di offrire esperienze di viaggio profondamente diverse, all’insegna della cultura, della natura e della lentezza.

Dai Balcani al Baltico, passando per il Portogallo e l’Ungheria, abbiamo selezionato alcune città e borghi che mantengono intatta la propria identità storica e culturale, ideali per chi desidera immergersi in atmosfere genuine, lontane dal turismo di massa.

Città europee economiche e sottovalutate

Plovdiv, seconda città più popolosa della Bulgaria con oltre 340 mila abitanti, è una delle più antiche città d’Europa ancora abitate. Situata sulle rive del fiume Marica e circondata dalle colline denominate tepeta, questa città millenaria ha saputo conservare un patrimonio storico e architettonico straordinario. Il suo centro storico, dichiarato Capitale Europea della Cultura nel 2019 insieme a Matera, è un mosaico di epoche diverse: dall’antica Filippopoli romana al Rinascimento bulgaro ottocentesco, passando per tracce ottomane.

Salonicco, Grecia

Salonicco, una delle mete consigliate – (ladyblitz.it)

Sortelha, nel distretto di Guarda, è uno dei villaggi storici meglio conservati del Portogallo. Arroccato a 760 metri di altitudine su un massiccio roccioso, il borgo è circondato da mura di pietra granitica che racchiudono un tessuto urbano rimasto pressoché intatto dal Medioevo. La sua posizione strategica lungo la linea difensiva di frontiera ne ha fatto per secoli un baluardo contro invasioni, testimoniato dalla Porta da Vila e dalle torri di guardia perfettamente conservate.

Sortelha non è solo storia: la Riserva Naturale della Serra da Malcata nelle vicinanze offre itinerari naturalistici unici, dove è possibile avvistare la timida lince iberica. La gastronomia locale, basata su prodotti del territorio come agnello stufato (chanfana), formaggi di pecora e salumi affumicati, completa il quadro di un’esperienza autentica e lontana dal turismo di massa.

Nel sud dell’Ungheria, Pécs rappresenta un centro culturale dinamico ma ancora poco conosciuto dai circuiti turistici tradizionali. Con poco meno di 150 mila abitanti, la città è un affascinante mix di influenze ottomane, romaniche e austro-ungariche, visibili nell’architettura e nella vita quotidiana.

Il patrimonio artistico di Pécs si esprime sia nelle chiese e nei monumenti storici, sia nella street art e nelle gallerie nascoste che animano il quartiere urbano. Le cantine locali, immerse nelle colline circostanti, producono vini apprezzati, mentre la cucina tradizionale ungherese arricchisce l’esperienza gastronomica.

Salonicco, seconda città della Grecia, offre un centro storico ricco di chiese bizantine, mercati vivaci e taverne dove la tradizione si fonde con un’atmosfera quotidiana autentica. La città custodisce le tracce di molteplici civiltà senza diventare un museo a cielo aperto, ma restando un luogo vivo e pulsante.

Brno, in Repubblica Ceca, si presenta come una città universitaria con un carattere meno turistico rispetto a Praga. La sua vita culturale è animata da spazi underground, birrifici artigianali e musei, come quelli all’interno di bunker della Seconda guerra mondiale, offrendo un’esperienza alternativa nell’Europa centrale.

Tartu, nel nord-est dell’Estonia, è la capitale intellettuale del paese, sede di festival letterari e di un’università che ne fa un centro di cultura contemporanea. Il fiume Emajõgi e i locali alternativi creano un’atmosfera rilassata e stimolante per gli amanti della poesia, del dibattito e della birra artigianale.

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