Viaggi

La città-teatro esoterica più incantevole d’Italia: scale verso il nulla e labirinti mozzafiato

La ScarzuolaLa città-teatro esoterica più bella d'Italia - Ladyblitz.it / Credits: Intagram @Italiait

Scale e labirinti misteriosi e mozzafiato, questa città-teatro italiana è incantevole ed è una meta perfetta per l’autunno.

Nel cuore dell’Umbria, tra le dolci colline di Terni, si cela un luogo unico nel panorama culturale italiano: La Scarzuola, un complesso che fonde storia, spiritualità e architettura in un affascinante intreccio esoterico e teatrale.

Questa località, oggi frazione di Montegabbione, è celebre non soltanto per il suo antico convento connesso alla figura di San Francesco d’Assisi, ma soprattutto per la straordinaria “città ideale” progettata dal visionario architetto milanese Tomaso Buzzi nel XX secolo.

La Scarzuola: un luogo di storia e spiritualità millenaria

Le origini di La Scarzuola affondano nel Medioevo, quando nel 1218 San Francesco d’Assisi scelse questo luogo per erigere una capanna, secondo la tradizione costruita con la “scarza”, una pianta palustre da cui prende nome la località. Qui, si narra, il santo piantò una rosa e un alloro e da quel punto sgorgò miracolosamente una fonte d’acqua. Successivamente, i conti di Marsciano edificarono una chiesa e un convento affidati ai Frati Minori, che rimasero fino al Settecento, quando la proprietà passò ai marchesi Misciatelli di Orvieto. La chiesa, per quasi sette secoli, rappresentò il luogo di sepoltura privilegiato per i conti di Marsciano e le loro famiglie, con oltre novanta tumulazioni documentate.

Nel 1957 Tomaso Buzzi acquistò l’intero complesso con l’intento di creare accanto al convento una “città-teatro” che incarnasse la sua personale visione dell’ideale urbano. Quel progetto si configurò come una vera e propria allegoria esistenziale, una metafora architettonica che attinge al linguaggio ermetico e massonico del Settecento, riflettendo un percorso iniziatico e simbolico.

Tra il 1958 e il 1978, Buzzi diede vita a una struttura scenografica complessa e unica, definita da lui stesso come un’“antologia in pietra”, un teatro a cielo aperto che fonde elementi di alchimia, simbolismo e mito. La città si sviluppa lungo una spirale di pergolati che rappresentano un cammino iniziatico, dove scale e passaggi labirintici si susseguono per condurre il visitatore attraverso esperienze visive e spirituali di grande impatto.

Tra le fonti di ispirazione architettonica si riconoscono riferimenti a Villa Adriana, Villa d’Este, e il complesso di Bomarzo, con i suoi giochi di meraviglia e mostri fantastici. La presenza di elementi come il teatro erboso, il teatro agnostico, e un anfiteatro sottolineano il valore performativo dello spazio, dove ogni costruzione diventa un palcoscenico in cui si rappresentano temi universali della vita e della morte.

La Scarzuola

La città simbolo di La Scarzuola: un posto unico nel cuore dell’Italia – Ladybtitz.it

Al centro del percorso si trova una statua scheletrica di Pegaso, simbolo di trasformazione e rinascita, mentre l’Acropoli, posta al culmine della città, rappresenta la piena realizzazione del Sé, secondo un’interpretazione psicologica ispirata agli studi di Carl Gustav Jung. La città è così un viaggio metaforico nella psiche, una sfida al visitatore a confrontarsi con le proprie ombre interiori.

L’opera di Buzzi si distingue per il suo stile neo-manierista, caratterizzato da una libertà espressiva che si traduce nell’uso di scale e strutture sproporzionate, volute deformazioni architettoniche, e una molteplicità di riferimenti mitologici e storici. L’effetto è quello di un labirinto magico, dove convivono elementi antropomorfici, geometrie complesse, e simboli astronomici, creando un’atmosfera onirica e surreale.

Questa commistione di arte, esoterismo e archetipi rende La Scarzuola non solo un monumento architettonico, ma un’esperienza sensoriale e spirituale che continua a richiamare studiosi, artisti e visitatori da tutto il mondo.

Dopo la morte di Buzzi nel 1981, il progetto, rimasto incompiuto, è stato portato avanti dal suo erede spirituale Marco Solari, che ha completato molte delle strutture seguendo gli schizzi originali, permettendo così a questa singolare opera di perdurare nel tempo come scrigno di misteri e simboli ancora oggi capaci di affascinare e interrogare.

Change privacy settings
×