Unisce storia millenaria e innovazione culturale: oggi ospita mostre, eventi e richiama visitatori da tutto il mondo
Un’imponente testimonianza storica e architettonica che ha saputo trasformarsi nel tempo da baluardo militare a centro culturale di rilevanza internazionale. Un luogo unico che coniuga la potenza della storia con l’arte e la modernità, diventando oggi una meta irrinunciabile per gli appassionati di storia, cultura e natura.
Un viaggio nel tempo, calpestare la pietra levigata dai ghiacci e ascoltare l’eco di secoli di storia, tra soldati, prigionieri, sovrani e visitatori moderni.
La storia millenaria di un baluardo alpino
Nel cuore delle Alpi valdostane, all’ingresso della Valle d’Aosta, si erge il Forte di Bard che domina il paesaggio alpino da un’imponente posizione su uno sperone roccioso a circa 400-467 metri di altitudine, sopra la Dora Baltea. La sua storia affonda le radici nel Medioevo: la prima fortificazione risale all’XI secolo, ma è nel XII secolo che la fortezza acquisisce un ruolo strategico decisivo, diventando il punto chiave di accesso alla Valle d’Aosta.
Il complesso è costituito da quattro corpi principali, denominati “Opere” secondo il linguaggio militare. La loro architettura si sviluppa in sinergia con la conformazione naturale della roccia, creando un effetto di fusione tra natura e costruzione umana.
L’Opera Ferdinando rappresentava il cuore operativo del forte, con magazzini, depositi, cisterne e postazioni di fuoco su più livelli, progettate per difendersi da ogni angolo. Poco più in alto si trova la Polveriera, risalente ai primi del Novecento, con mura spesse e finestrelle di sicurezza che riflettono la prudenza necessaria per conservare la polvere da sparo.

Forte di Bard, set cinematografico – (ladyblitz.it)
L’Opera Mortai, lunga e stretta, era destinata alle batterie di mortai, armi potenti capaci di colpire il nemico con traiettorie imprevedibili. L’Opera Vittorio, accessibile un tempo tramite un ponte levatoio, ospitava sei grandi cannoniere rivolte verso valle, pronte a difendere l’intero complesso.
La regina del forte è l’Opera Carlo Alberto, una struttura perpendicolare di cinque piani che domina il borgo di Bard, con un cortile porticato che racchiude caserme, chiesa, magazzini, ospedale e il comando. Un tempo difesa da fossati e scarpate, oggi accoglie il Museo delle Alpi, un innovativo percorso multimediale dedicato alla storia e alla natura delle montagne.
Tra gli ambienti più suggestivi figurano le prigioni, ventiquattro celle anguste dove furono rinchiusi soldati, ribelli e persino il giovane Camillo Benso di Cavour. Un percorso audiovisivo permette di rivivere le vicende di questi spazi, trasformando il silenzio delle celle in memoria viva.
Completano il complesso l’Opera di Gola, antico accesso difensivo oggi sede di un piccolo albergo e ristorante panoramico, e l’Opera Supplementare, un dedalo di casematte scavate nella roccia che dominano il borgo sottostante.
Dopo un lungo periodo di declino, durante il quale il forte fu prigione e deposito di munizioni, il 2006 ha segnato la svolta con la sua trasformazione in centro culturale e museale. Oggi il Forte di Bard ospita mostre d’arte antica, moderna e contemporanea, esposizioni fotografiche e installazioni multimediali, oltre a concerti e spettacoli teatrali estivi nei suoi cortili interni.
Il forte ha anche conquistato la scena internazionale grazie al cinema: nel 2015 è stato scelto come set per il film “Avengers: Age of Ultron” della Marvel, dove ha rappresentato la base segreta dell’organizzazione Hydra. Le sue mura hanno fatto da sfondo a scene con Iron Man, Hulk e Captain America, trasformando il borgo valdostano in un set di grande richiamo. Oggi, all’uscita del terzo ascensore panoramico, è possibile ammirare modelli in scala reale dei celebri supereroi, una testimonianza tangibile del legame tra il passato storico e la cultura pop contemporanea.
Alla scoperta di un castello fiabesco - (ladyblitz.it)











