Salute

Tai Chi alleato contro il Parkinson: un approccio rivoluzionario

Il Tai Chi, arte marziale cinese caratterizzata da movimenti lenti ed eleganti, va oltre la sua bellezza visiva. Secondo uno studio recente pubblicato sul ‘Journal of Neurology, Neurosurgery & Psychiatry’, questa pratica millenaria può diventare un prezioso alleato nella lotta contro la malattia di Parkinson. L’arte marziale non solo sembra frenare i sintomi, ma offre anche la prospettiva di una progressione più lenta della malattia, riducendo l’uso di dosi elevate di farmaci nel tempo.

Benefici del Tai Chi per i Pazienti di Parkinson

  1. Progressione più Lenta: Lo studio ha dimostrato che i praticanti di Tai Chi mostrano una progressione più lenta della malattia rispetto ai pazienti che non lo praticano. Questo suggerisce un possibile impatto positivo sulla qualità di vita nel lungo termine.
  2. Dosi Inferiori di Farmaci: Un risultato significativo è emerso nella riduzione dell’uso di farmaci nei partecipanti al Tai Chi rispetto al gruppo di controllo. Questo non solo potrebbe rappresentare un beneficio economico, ma anche una minor esposizione a effetti collaterali.
  3. Miglioramento della Funzione Cognitiva: Il Tai Chi non solo ha influito positivamente sulla sintomatologia motoria ma ha anche mostrato effetti benefici sulla funzione cognitiva. Questo è particolarmente rilevante considerando le sfide cognitive spesso associate al Parkinson.

Lo Studio e i Partecipanti

Lo studio, condotto da esperti di Ruijin Hospital, Shanghai Jiao Tong University School of Medicine, ha coinvolto 334 pazienti con malattia di Parkinson. Il gruppo di controllo ha ricevuto cure standard, mentre il secondo gruppo ha praticato Tai Chi due volte a settimana per un’ora, con lezioni mirate per migliorare la tecnica.

Risultati dello Studio

I risultati indicano chiaramente i benefici del Tai Chi nel gestire la malattia di Parkinson. Tuttavia, i ricercatori sottolineano che ulteriori studi sono necessari per confermare questi risultati e identificare meccanismi specifici coinvolti.

Il Tai Chi emerge come un alleato promettente per i pazienti con malattia di Parkinson. Questo antico approccio cinese non solo offre benefici fisici ma sembra anche influenzare positivamente la progressione della malattia. Incorporare il Tai Chi nei protocolli di gestione del Parkinson potrebbe portare a una migliore qualità di vita, riducendo la dipendenza da farmaci e i carichi per gli operatori sanitari.

Claudia Montanari

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