ricetta elettronica
Con l’approvazione del decreto legislativo sulla semplificazione, varato il 19 dicembre dal Consiglio dei ministri, diamo l’addio definitivo alle vecchie ricette cartacee, sostituite dall’innovativa ricetta digitale. Questo cambiamento rappresenta un passo significativo verso la digitalizzazione completa del sistema sanitario italiano.
La novità più eclatante del decreto è la scomparsa della ricetta medica cartacea. I medici utilizzeranno esclusivamente la versione digitale per prescrivere farmaci, eliminando il supporto cartaceo. Questo passaggio non riguarderà solo i farmaci a carico del Servizio Sanitario Nazionale ma coinvolgerà anche quelli a pagamento.
Una delle innovazioni più significative riguarda la durata delle ricette per i malati cronici. Secondo il decreto, le prescrizioni per farmaci a carico del Servizio sanitario nazionale per la cura di patologie croniche potranno durare fino a un anno. Questa modifica semplificherà notevolmente la gestione quotidiana di coloro che devono affrontare malattie croniche.
Le prescrizioni saranno ora in formato elettronico, permettendo ai medici di personalizzare le terapie in modo più dettagliato. Posologia e numero di confezioni dispensabili nell’arco massimo di dodici mesi potranno essere indicate nella ricetta digitale, semplificando la vita di chi deve gestire una malattia cronica. Inoltre, i medici potranno sospendere o modificare la terapia in qualsiasi momento, se necessario.
I farmacisti avranno un ruolo chiave nella transizione verso la ricetta medica digitale. Saranno responsabili di informare gli assistiti sulle modalità di assunzione dei farmaci prescritti e monitorare l’aderenza alla terapia farmacologica. Qualora rilevino difficoltà nella corretta assunzione dei farmaci, segnaleranno le criticità al medico prescrittore per le valutazioni necessarie.
Un cambiamento significativo riguarda anche la privacy dei pazienti. La ricetta digitale non conterrà più il nome del paziente, ma verrà identificata attraverso il codice fiscale, garantendo una maggiore riservatezza e sicurezza dei dati.
Il decreto semplificazioni prevede anche misure più stringenti in caso di carenza di farmaci. In caso di interruzione temporanea o definitiva della commercializzazione di un medicinale, il titolare dell’autorizzazione dovrà comunicarlo all’Aifa entro 2 giorni prima dell’interruzione, riducendo il periodo di preavviso da 4 mesi come avveniva precedentemente.
L’introduzione della ricetta medica digitale segna un nuovo capitolo per la sanità italiana, puntando sulla digitalizzazione per migliorare l’efficienza e la personalizzazione delle cure. Resta da vedere come pazienti, medici e farmacisti si adatteranno a questo cambiamento, ma l’obiettivo è chiaro: un sistema sanitario più moderno, flessibile e centrato sul paziente.
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