WASHINGTON – Narcolessia tra i ragazzi? La colpa è della marijuana. Uno studio del Nationwide Children’s Hospital di Columbus (Ohio) pubblicato sulle pagine del Journal of Clinical Sleep Medicine ha svelato che negli Stati Uniti oltre un adolescente su dieci si rivolge ad un centro specializzato nella cura dell’ipersonnia, cioè dell’eccessivo bisogno di dormire durante il giorno, ma non e avrebbe bisogno. Il sonno, infatti, deriva dalla marijuana.
La narcolessia vera e propria insorge solitamente tra i 15 e i 30 anni. Ad oggi le terapie disponibili sono in grado solo di migliorare i sintomi, spiega Daniele Banfi sul Secolo XIX, ma non di agire alla base del fenomeno. Il problema è che possono trascorrere anche anni prima che il disturbo venga diagnosticato.
Per arrivare a capire che si tratta di narcolessia si devono fare alcuni test comportamentali. Molti studi, però, hanno dimostrato che alcune sostanze possono mimare gli effetti della malattia. Una di queste è la marijuana. Come si può capire? Semplice: basta un test dell’urina.
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