Gravidanza, come tornare in forma dopo il parto: consigli
ROMA – Per molti è uno dei giorni più felici e importanti della vita, ma in realtà il giorno della nascita può essere il più pericoloso per madre e figlio. Ogni anno infatti nel mondo 303mila donne muoiono per complicazioni legate alla gravidanza e al parto, pari a circa 830 al giorno, mentre 2,7 milioni di bambini muoiono nei primi 28 giorni di vita e 2,6 milioni nascono morti. Ma si tratta solo di stime, perché, come segnala l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in realtà circa il 60% dei Paesi non è dotato di un adeguato sistema di conteggio e rilevazione di queste morti. Quasi tutti i bambini nati morti e la metà di tutte le morti neonatali non vengono registrate con un certificato di nascita o morte, e quindi non sono mai state rilevate e analizzate nel sistema sanitario.
Il risultato è che spesso i paesi non conoscono il numero esatto di decessi né le loro cause, e quindi non sono in grado di prendere provvedimenti efficaci e tempestivi per prevenirle. I rapporti ufficiali sottostimano la reale portata della mortalità materna fino al 30% nel mondo e del 70% in alcuni paesi. Un vero ‘esercito’ senza voce, che sparisce in silenzio. “Dobbiamo far sì che tutte le nascite e morti siano contate – commenta Ian Askew, dell’Oms – e capire come prevenirle in futuro, indipendentemente da dove avvengano”. Tra l’altro si tratta di morti che nella maggior parte dei casi sarebbero evitabili con cure di qualità. A tal fine l’Oms ha appena pubblicato tre documenti per aiutare i paesi a migliorare la raccolta dei dati sulle morti materne e neonatali. Il primo è sul sistema standard di classificazione, in modo ad esempio da collegare le condizioni della donna incinta, come diabete e ipertensione, alle morti durante il parto.
Prima non c’era un sistema di classificazione comune ai paesi ricchi, a basso e medio reddito. L’altra pubblicazione è una guida su come analizzare le morti individuali, per implementare possibili soluzioni. Il terzo documento è invece finalizzato a rinforzare i processi di revisione della mortalità materna in ospedali e cliniche. Le cure offerte da personale formato e qualificato durante il parto e la gravidanza possono salvare le vite di madre e figlio, sottolinea l’Oms. Tra il 1990 e il 2015 la mortalità materna nel mondo si è quasi dimezzata, calando di circa il 44%. Tra il 2016 e il 2030 l’obiettivo dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile è di arrivare a meno di 70 morti per 100mila bambini nati vivi.
Le anticipazioni de La Promessa lasciano davvero di stucco: presto si scoprirà chi è il…
Tra storia millenaria, tradizioni popolari e paesaggi mozzafiato, il borgo si distingue per cultura, artigianato…
L’uso intensivo di smartphone e tablet causa dolori cervicali e accelera l’invecchiamento cutaneo del collo.…
Nuovo colpo di scena nella soap La Notte nel Cuore, che porterà scompiglio negli equilibri…
All'outfit di Natale quest'anno ci pensa Action, che ha messo in promozione uno splendido abito…
Nelle prossime puntate de La Notte del Cuore, un colpo di scena influirà sul rapporto…