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Diabete, il composto vegetale che controlla la glicemia: cosa mangiare

ROMA – Convivere serenamente con il diabete è possibile. Per prima cosa, gli esperti consigliano di seguire una dieta bilanciata e che sia mirata a non alzare i picchi di glicemia. A tal proposito, è utile sapere che esistono alcuni cibi che, più di altri, possono aiutare nella lotta contro il diabete. Oltre ad agire con cure farmacologiche specifiche, inserire determinati alimenti nella propria dieta può essere molto importante. Nello specifico, diverse ricerche hanno collegato il sulforafano, un composto vegetale che si trova nelle verdure crucifere, tra cui broccoli, cavoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles, a diversi benefici per la salute umana, in particolare per la lotta al diabete e al benessere dell’apparato cardiovascolare.

Il sulforafano è un composto ricco di zolfo che si trova nelle verdure crucifere, in cui si trova nella forma inattiva glucorafanina, che appartiene alla famiglia dei composti vegetali glucosinolati. Il sulforafano si attiva quando la glucorafanina entra in contatto con l’enzima mirosinasi, il quale si attiva solo quando una pianta viene danneggiata. Viene da sé che, affinché avvenga il rilascio dell’enzima e l’attivazione del sulforafano, le verdure crocifere devono essere tagliate, tritate o masticate.

Tra le numerose proprietà del sulforafano, c’è quella di tenere a bada diabete e glicemia. Uno studio di 12 settimane condotto su 97 persone con diabete di tipo 2 ha esaminato gli effetti sui livelli di glucosio nel sangue del consumo quotidiano di estratto di germogli di broccolo, equivalente a 150 μmol di sulforafano. Lo studio ha rilevato che il sulforafano ha ridotto efficacemente i livelli di zuccheri nel sangue del 6,5% e ha migliorato la concentrazione dell’emoglobina A1c, un marker per identificare la concentrazione plasmatica del glucosio nel lungo termine. Questi effetti sono stati particolarmente consistenti nei partecipanti obesi con scarso controllo del diabete.

Per aumentare naturalmente l’assunzione di sulforafano, basta arricchire la propria dieta con le seguenti verdure: broccoli, germogli di broccoli, cavolfiore, cavoli, cavolini di Bruxelles, crescione, rucola.

Le verdure crude hanno i livelli più alti di sulforafano. Uno studio ha scoperto che i broccoli crudi possedevano dieci volte più sulforafano rispetto ai broccoli cotti. Tra i diversi tipi di cottura dei vegetali, quella al vapore per 1-3 minuti può essere la migliore per ottimizzare i livelli di sulforafano ed evitarne grandi perdite. È inoltre preferibile cucinare le verdure al di sotto dei 140 °C, poiché il superamento di tale temperatura provoca una perdita consistente di glucosinolati come la glucorafanina.

Claudia Montanari

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