ROMA – Creme solari Uva, Uvb, Spf: ecco come leggere l’etichetta. Uva, Uvb, Spf: sigle da fantascienza? Forse a qualcuno lo sembreranno. Eppure conoscerne il significato è fondamentale per tutti, soprattutto d‘estate. Si parla tanto di abbronzatura sicura, tumori alla pelle, melanoma… E pochi sanno leggere davvero le etichette delle creme di protezione. Molti, addirittura, nemmeno controllano il fattore protettivo dei loro solari. E i rischi sono in agguato.
Uva, Uvb e Spf sono le sigle che compaiono comunemente sulle etichette delle creme solari, ma per molti consumatori vogliono dire poco e rischiano di confondere le idee. Tanto che ben il 15% degli inglesi ammette di non aver mai controllato il fattore protettivo della crema solare utilizzata per i propri bambini. Ma che cosa vogliono dire queste sigle?
Spf, o fattore di protezione solare, è quel numero che indica quanto è forte lo “schermo” che ci ripara dai raggi Uvb, che provocano scottature, ma non dagli Uva, che causano invecchiamento della pelle. Entrambi i due tipi di radiazioni ultraviolette, però, sono all’origine di melanomi.
Per questo motivo è fondamentale usare una crema che ripari sia dai raggi Uva sia da quelli Uvb. E leggere bene le etichette quando si scelgono i solari.
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