Una donna su due, almeno una volta nella vita, è colpita dalla cistite, un’infiammazione acuta o cronica della vescica, generalmente associata a un’infezione batterica.
Le cause che possono scatenare il bruciore nella zona intima possono però essere svariate.
Per questo è fondamentale rivolgersi al proprio ginecologo, evitando il fai da te.
Per prevenire la cistite dovremmo bere almeno due litri di acqua al giorno ed evitare l’uso di detergenti vaginali aggressivi.
Anche l’alimentazione ha il suo peso perché determinati cibi possono peggiorare la situazione.
Tra questi alcuni come caffè, insaccati, formaggi e spezie piccanti, bevande zuccherate, dolci.
Quando possibile, bisognerebbe evitare l’abuso di antibiotici, soprattutto se vengono assunti senza controllo medico, magari come rimanenze di una precedente cura.
Per quel che riguarda gli integratori, al fine di prevenire recidive può essere utile assumere zucchero D-mannosio ad alte dosi (si tratta di un monosaccaride a basso peso molecolare)
Ma è fondamentale anche aver cura del microbiota, integrandolo con fibre e fermenti lattici.
L’antibiotico-resistenza è un problema di salute pubblica.
In Italia, nelle cure ospedaliere acute, dal 20% al 50% degli antibiotici prescritti sono non necessari o inappropriati.
Secondo i dati dell’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, contro l’Escherichia coli l’inefficacia è arrivata al 64,5% per le aminopenicilline, al 41% per i fluorochinoloni e al 28,7% per le cefalosporine di terza generazione.
E proprio l’Escherichia coli, è il principale responsabile della cistite.
Per intervenire risparmiando, ove possibile, il ricorso agli antibiotici, spiega Filippo Annino, presidente del gruppo Agile, ci sono “diverse sostanze naturali che posso essere d’aiuto come il mirtillo rosso e molte altre”.
“Gli ultimi studi ci dicono che la sua somministrazione di D-mannosio a dosaggi elevati può essere un buon modo per affrontare il problema”, prosegue Annino.
Per sensibilizzare i pazienti sulla corretta lotta alla malattia è nato il progetto “Cistite, una gestione agile”, realizzato con il coinvolgimento di medici, specialisti e farmacisti dal gruppo di urologi “Agile”, l’Italian group for advanced laparo-endoscopic and robotic urologic surgery e da Federfarma Servizi.
“Bruciore, dolore, stimolo frequente ad urinare sono i principali sintomi di questa infezione della vescica – ricorda Luca Cindolo, responsabile dell’Urologia della Clinica Villa Stuart di Roma.
“Talvolta può esserci presenza di sangue nelle urine o un senso di peso perineale“, specifica.
Cindolo, coordinatore della campagna, sottolinea che una donna su quattro alle prese con un episodio di cistite, ne sviluppa un altro entro i sei mesi successivi.
Una su cinque evolve verso una forma cronica ricorrente con più di tre episodi l’anno. Foto di Anastasia Gepp da Pixabay.
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