BOSTON – La dieta occidentale, ricca di grassi animali e zuccheri, e la sedentarietà sono responsabili di un caso su quattro del morbo di Alzheimer, non solo per il cuore.
A dirlo è uno studio condotto dai ricercatori della Tufts University e del Jackson Laboratory su cavie da laboratorio. Gli scienziati hanno suddiviso i topi in due gruppi: ad un gruppo sono stati dati cibi sani, all’altro gruppo, invece, è stata fatta seguire una alimentazione ricca di grassi e zuccheri. E dopo otto mesi i risultati sono stati chiari: una alimentazione non sana, insieme alla sedentarietà, contribuisce al 25 per cento di casi di Alzheimer.
Colpa di questi cibi (in particolare grassi animali e zuccheri, combinati con una scarsa assunzione di vitamine) che agiscono sull’attività cerebrale, causando infiammazioni, che a loro volta aumentano il rischio di demenza senile.
Questo studio è importante perché dimostra come lo stile di vita abbia una influenza sull’insorgere di malattie. Allo stesso tempo offre una speranza per i trattamenti per prevenire l‘Alzheimer.
In altre parole, se si vuole prevenire non solo i tumori e le patologie cardiache, ma anche la demenza senile, conviene seguire una dieta ricca di frutta, verdura, grassi vegetali buoni (come quelli dell’olio di oliva, dei semi e della frutta secca) e limitare il consumo di grassi animali e di zuccheri, compresi i carboidrati raffinati.
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