ROMA – Dura e lapidaria è la sentenza (e monito) arrivata su Nature per voce di Devi Sridhar dell’Università di Oxford: causa ogni anno quasi il 4% di tutti i decessi su scala globale (più del numero di vittime di Hiv/Aids, tubercolosi e malaria) eppure mancano regole rigide per regolamentare il consumo di alcol nei vari stati: l’Organizzazione Mondiale della Sanità dovrebbe stilare un trattato vincolante per le singole nazioni e “chiudere dunque i rubinetti” di una tra le principali cause di morte e malattia nel mondo.
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