Women on Walls (Foto Facebook)
IL CAIRO (EGITTO) – Il murales come mezzo di empowerment femminile: questo l’obiettivo di “Women on Walls“, un progetto portato avanti da 60 artiste egiziane, che puntano all’utilizzo della Street Art come mezzo d’espressione per rivendicare il ruolo della donna nella società araba. L’esperimento è nato in un garage del Cairo nel 2013, quando Mia Grondahl, fotogiornalista svedese, per il lancio del suo libro intitolato “Revolution Graffiti” ha invitato a riunirsi nello stesso luogo e momento writer e street artist donne dalle principali città egiziane.
In principio le attiviste che partecipavano al progetto erano una minoranza, poi pian piano si moltiplicano e hanno iniziato ad operare anche in altri Paesi. Oggi la piattaforma conta oltre 60 artiste tra Luxor, Alessandria e Mansura. Tra i temi più trattati e rappresentati: l’emancipazione della donna nella società, la ricerca di una sua indipendenza economica, la rivoluzione sessuale, la lotta al femminicidio.
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