MILANO – “Ho trovato estremamente rude e senza gusto che il Signor Armani abbia ancora una volta messo parole in bocca a mio fratello, soprattutto perché purtroppo non è più con noi per poter rispondere”. Donatella Versace è molto seccata con Giorgio Armani, che in un’intervista al Sunday Times Magazine ha ripetuto quanto aveva dichiarato nel 2000 a Vanity Fair America, quando raccontò che in un incontro con Gianni Versace lui gli disse “‘Tu vesti donne da chiesa, io vesto delle zoccole’”.
“Questa è la seconda volta che lo dichiara e la prima – ricorda Donatella Versace – fu immediatamente dopo la sua morte e si scusò con me per averlo fatto. Quando mio fratello parlava di moda – sottolinea la sorella di Gianni, oggi alla guida stilistica dell’azienda – l’unica parola che usciva dalla sua bocca era glamour. Quello che bisognerebbe dire oggi a proposito di Gianni è che possa riposare in pace.”
Quando la frase di Gianni Versace sulle “zoccole” finì su Vanity Fair, nel 2000, Donatella definì “false e meschine” le affermazioni di Armani.
Lui poi spiegò che “la giornalista americana mi aveva chiesto come erano i miei rapporti con Gianni Versace. Io le ho raccontato che non erano approfonditi, che ci salutavamo da lontano. Fino a che un giorno sotto il sole di Roma, era una delle prime edizioni di ‘Donna sotto le stelle’, aspettando le prove, ci siamo messi a parlare del nostro lavoro. ‘Come va?…certo è dura….’ e alla fine Gianni disse che l’importante era che ognuno di noi avesse scelto la propria strada. Vedi – mi disse – tu vesti le donne eleganti e un po’ suorine, io le zoccole. Un momento, gli dissi, non è che ci può essere una via di mezzo? E ci mettemmo a ridere”.
“Credo che avesse usato quella parola, sono passati tanti anni, ma – spiegò Armani nel 2000 – lo disse con molta simpatia. Come dire a una che sulla passerella ha un atteggiamento da zoccola, cioè aggressivo. La moda di Versace è nota per essere una moda anche aggressiva, una moda che impone alle donne un certo atteggiamento, alcune cercano quell’atteggiamento, che è totalmente diverso dal mio. Come disse Anne Wintour, io magari vesto più le mogli che le amanti. Comunque era un modo per prenderci un po’ in giro, tra noi stilisti si può anche scherzare. Io l’ho raccontato alla giornalista per spiegarle il rapporto con Gianni, che da quel giorno è stato diverso, l’ho visto più disarmato, più normale. Era una frase che doveva restare riservata, ‘off the record”, come mi aveva promesso, dato che serviva solo a farle capire”. Nell’intervista pubblicata l’altro giorno dal Sunday Times, Armani ha ricordato lo stesso episodio citato a Vanity Fair nel 2000: “Eravamo a Roma e ci siamo incontrati in piazza di Spagna per un evento di moda. Lui guardava le modelle e mi disse: “io vesto zoccole, tu vesti suorine’”.
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