ROMA – Tra le pagine del booklet che accompagna il suo nuovo album, “L’attesa”, Giusy Ferreri è ritratta mentre si esibisce come un’acrobata, cimentandosi ardita in nuovi esercizi proprio come ora si sta lanciando in questa nuova esperienza, a tre anni di distanza da “Il mio universo”. “Sono orgogliosa di questo lavoro, per il quale – spiega l’artista – mi sono presa il mio tempo. Voglio dimostrare che l’attesa non è soltanto negativa, non procura solo ansia, può portare anche a risultati più maturi”.
In mezzo c’è stato l’ultimo festival di Sanremo, dove è arrivata nona e dove si sapeva che era molto preoccupata per la salute del padre e ha pure avuto un abbassamento vocale nell’ultimo giorno delle prove: “Ora sono più tranquilla, ero più preoccupata per il festival, che è sempre una vetrina importante”. Con questo nuovo album ora Giusy vuole dimostrare di essere anche, e soprattutto, una cantautrice. Infatti, oltre ai due brani di Sanremo, scritti da Roberto Casalino e ad altri due (uno scritto sempre da Casalino e l’altro da Ermal Meta), quasi tutte le canzoni sono state scritte da lei. Fondamentale la collaborazione con Linda Perry, produttrice e cantante, ex leader dei 4 No Blondes.
“Nel corso di questi due anni ho fatto in modo di poter andare da lei, nel suo studio Kung Fu di Los Angeles per un po’ di giorni – racconta – avevo già interpretato due suoi brani nel mo album “Gaetana”, ma per questo lavoro volevo condividere dei momenti di creatività insieme”. E poi, per i suoni dell’album, incisivo è stato l’intervento del produttore israeliano Yoad Nevo: “Mi ha cercato lui e mi ha invitato a Londra. In una giornata abbiamo composto ben sette brani che poi abbiamo rivisto con calma. È riuscito a dare un aspetto più dark, cupo e rock ad alcuni miei pezzi proprio come piace a me”.
Solo a questo punto la Ferreri ha presentato il suo materiale agli autori, nel settembre 2013: “Ho voluto fare un percorso inverso rispetto agli altri album. Con Casalino avevo già lavorato e mi ero già trovata bene. Ermal Meta ha scritto per me il brano ‘Qualunque vita è straordinaria’ e ho chiesto di poter rivederlo insieme. È capitato proprio in un momento della mia vita molto difficile. Ho conosciuto delle realtà così dolorose e così distanti dalla mia. Per questo è dedicato a mio padre, a mio fratello e a tutte le altre persone che soffrono”. Nei due anni di assenza dalle scene, Giusy ha voluto conoscere più da vicino la realtà circense, che da anni la affascinava:
“Mi hanno presentato tre sorelle acrobate, e proprio loro mi hanno insegnato delle acrobazie con i tessuti aerei che ripeto poi a casa. Interessante è il loro punto di vista, dove tutto il mondo è capovolto e siamo noi che abbiamo una vita normale ad essere strani. Mi hanno ispirato il brano ‘Victoria’”. La Ferreri ammette che il talent-show che continua a piacerle di più è quello che l’ha lanciata nel 2008, X-Factor, ma ha anche seguito The Voice con “il caso di Suor Cristina”. Per ora, però, non vuole fare il giudice: “Mi piacerebbe farlo più avanti, magari tra dieci anni, quando potrei essere davvero utile per qualcuno come lo è stato Tiziano Ferro per me, anche se non è mai stato un giudice”. Per il tour di Giusy Ferreri, invece, bisognerà attendere il prossimo ottobre.
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