Milano – "Il mio è un impegno sociale più che politico. Io non ho la capacità per discutere quello che succede in politica, sono semplicemente una persona che si affeziona alle cause che riguardano le persone, questo sì", racconta Emma Marrone, a Sanremo con la canzone 'Non è l'inferno' sul precariato dei giovani, in un'intervista sul settimanale 'Chi', in edicola domani, mercoledì 15 febbraio.
"Il brano che canto vuole avere un senso etico. Per esempio – aggiunge Emma – io sull'articolo 18 non metto becco, dico solo che è stato un fondamentale della generazione di mio padre e di mia madre e che se oggi un giovane avesse una più concreta speranza per il futuro, forse avrebbe più voglia di battersi oggi per le soddisfazioni di domani". E conclude: "Se mi sento presuntuosa? Magari lo pensa qualcuno, ma io no. Ho la fortuna di essere seguita da tantissime ragazze e, quindi, penso che avvicinarmi al sociale sia importante".
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