moda

Armani converte la produzione in camici monouso per medici e sanitari

ROMA – Dai capi extra lusso a camici monouso per tutti gli ospedali e gli operatori sanitari in prima linea nella lotta al Coronavirus. Il Gruppo Armani comunica in una nota la conversione di tutti i propri stabilimenti produttivi italiani nella produzione di camici monouso destinati alla protezione individuale degli operatori sanitari impegnati a fronteggiare il coronavirus. Ma questo non è certo il primo gesto solidale di Giorgio Armani.

Nelle scorse settimane, a seguito dell’iniziale donazione stanziata a favore della Protezione Civile e degli ospedali Luigi Sacco, San Raffaele, Istituto dei Tumori di Milano e dello Spallanzani di Roma, Giorgio Armani ha deciso di dare il suo contributo anche all’ospedale di Bergamo, a quello di Piacenza e a quello della Versilia, arrivando così a una donazione complessiva di 2 milioni di euro.

Armani non è l’unica firma di moda italiana a scendere in campo contro il Coronavirus. A febbraio Bulgari ha arricchito la strumentistica dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive di Roma con un sistema microscopico di acquisizione delle immagini all’avanguardia. È qui, infatti, che lo scorso mese le ricercatrici Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita e Concetta Castilletti si sono distinte per essere state tra le prime in Europa a isolare il virus.

Jean-Christophe Babin, amministratore delegato della maison, ha commentato la scelta: “Il team di ricercatori può ora lavorare con gli strumenti tecnologicamente più avanzati, accelerando il raggiungimento del risultato e avvantaggiando chiunque sul pianeta potenzialmente vittima del virus, a partire dalla Cina la prima nazione ad essere stata colpita. Speriamo che il nostro contributo aiuterà ad accelerare i trattamenti antivirus e siamo orgogliosi di offrirlo al team scientifico dell’ospedale Lazzaro Spallanzani, che ha fatto questo straordinario passo avanti”.

Anche Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno deciso di stare in prima linea, elargendo una cospicua donazione alla Humanitas University per finanziare uno studio coordinato dal professor Alberto Mantovani, in collaborazione con i virologi Elisa Vicenzi e Massimo Clementi dell’università Vita-Salute San Raffaele.

Claudia Montanari

Recent Posts

Il borgo uscito da una fiaba: le case colorate sul mare e un centro di pietra intatto

Tra storia millenaria, tradizioni popolari e paesaggi mozzafiato, il borgo si distingue per cultura, artigianato…

5 ore ago

Tech neck, lo smartphone invecchia il collo di 10 anni: 5 esercizi per evitarlo

L’uso intensivo di smartphone e tablet causa dolori cervicali e accelera l’invecchiamento cutaneo del collo.…

17 ore ago

La Notte nel Cuore, altro colpo di scena: Canan si riprende tutti i suoi soldi

Nuovo colpo di scena nella soap La Notte nel Cuore, che porterà scompiglio negli equilibri…

23 ore ago

Se non sai cosa metterti a Natale, ci pensa Action: questo splendido abito costa solo 6 euro

All'outfit di Natale quest'anno ci pensa Action, che ha messo in promozione uno splendido abito…

1 giorno ago

La Notte nel Cuore, nella puntata del 9 dicembre cambierà tutto: cosa succede dopo le nozze di Sevilay

Nelle prossime puntate de La Notte del Cuore, un colpo di scena influirà sul rapporto…

2 giorni ago

Finalmente un look invernale da ufficio elegante ma comodo: Caterina Balivo ci mostra la strada

Caterina Balivo apre la strada per il look da ufficio più ricercato di questo inverno,…

2 giorni ago