CAGLIARI – La diagnosi preimpianto nei casi di procreazione assistita “è un diritto”: lo ha stabilito il tribunale di Cagliari, autorizzando il test su una coppia portatrice di una grave malattia del sangue, la talassemia.
E’ la prima volta da quando è entrata in vigore la legge 40 sulla fecondazione assistita che un giudice riconosce il diritto di una coppia alla diagnosi preimpianto.
La donna della coppia di Cagliari, malata di talassemia major (mentre l’uomo ne è portatore sano) potrà sottoporsi agli esami all’Ospedale Microcitemico di Cagliari.
La donna aveva chiesto all’ospedale di eseguire la diagnosi per evitare l’impianto di un embrione malato e si era rivolta alla Corte Costituzionale, che però non si era pronunciata.
La sentenza del tribunale di Cagliari supererebbe il problema di legittimità costituzionale perché propone una interpretazione della legge ispirata agli stessi principi costituzionali. Si tratterebbe quindi di una scelta interpretativa che esclude l’intervento della Corte Costituzionale.
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