Amal Alamuddin, ecco quanto guadagna lady Clooney
LONDRA – Quanto guadagna l’avvocatessa Amal Alamuddin, moglie del divo di Hollywood George Clooney? Questa è una domanda che in molti si sono posti dopo che lei è convolata a nozze con l’attore, accrescendo notevolmente la sua popolarità, anche dal punto di vista professionale. Secondo quanto riportato dal Sun, farsi difendere da Amal non è cosa fattibile per tutti i comuni mortali: si farebbe pagare circa 500 sterline all’ora (quasi 680 euro). Non ci sono tariffe fisse per un barrister (avvocato di alto livello), i prezzi vanno dalle £200 alle £300 all’ora, ma Amal sembrerebbero essere sopra la media.
A proposito di ciò, lo scorso settembre Amal Alamuddin è stata accusata dal ministro della Giustizia inglese Edward Faulks di seguire solo casi di alto profilo, che le vengono affidati anche per via della sua popolarità:
“Le vengono affidati casi di altro profilo solo perché è la moglie di George Clooney: farsi difendere da lei significa avere attenzione mediatica sul caso”, questa l’accusa.
In effetti tra le persone difese da Amal in sede legale ci sono personaggi quali l’ex presidente delle Maldive, Mohamed Nasheed, Julian Assange e Yulia Timoshenko, ma anche Abdullah Senussi, alto funzionario della Libia di Gheddafi. Nel mese di gennaio l’avvocatessa era davanti alla Corte Europea dei diritti umani per rappresentare l’Armenia contro Doğu Perincek, il leader del Partito dei lavoratori turchi. A difendere però la moglie di Clooney è intervenuto un suo collega, Geoffrey Robertsos, altro avvocato di fama mondiale per diritti umani. Di lei ha detto:
“E’ stata invitata a partecipare a Doughty Street Chambers cinque anni fa, per il fatto che lei è un avvocato eccezionale, aveva fatto dieci anni di lavoro eccezionale nel diritto internazionale, partecipando al processo contro Slobodan Milosevic e al perseguimento di coloro che sono sospettati dell’omicidio terrorista del primo ministro libanese. Ben prima del matrimonio con Clooney, ha lavorato come Senior Advisor di Kofi Annan quando era l’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria ed è stato consulente legale di una inchiesta delle Nazioni Unite sulla legittimità dei droni di guerra. Non solo. Ha difeso Julian Assange e l’ex Primo Ministro dell’Ucraina, Yulia Tymoshenko. Ha lavorato anche con l’ex Consigliere giuridico del Ministero degli Esteri, Sir Frank Berman, che l’ha descritta come un avvocato di prim’ordine”. FOTO LA PRESSE.
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