cultura

Mirò, al MoMa di New York la mostra Birth of the World

NEW YORK – Chi ama New York ha un motivo in più per andare a visitare la Grande Mela: al MoMa approda Birt of the World, una mostra dedicata a Joan Mirò che celebra la poesia, la sperimentazione sui materiali, il rapporto con il mondo visibile e l’invisibile dell’artista. Si comincia con il monumentale “Nascita del Mondo” del 1925, “una sorta di genesi” come lo definì lui stesso, e poi a seguire una sessantina tra dipinti, opere su carta, libri illustrati, oggetti di ceramica realizzati tra 1920, l’anno del primo catalitico viaggio a Parigi, e l’inizio degli anni ’50, quando il linguaggio creativo dell’artista lo fece diventare famoso in tutto il mondo.

Il MoMA ha una delle raccolte più complete di opere di Miró, avendo organizzato nel 1941 la prima grande retrospettiva a lui dedicata, seguita da altre nel 1959 e nel 1993, con una mostra speciale nel 2008 dedicata a un decennio in particolare della sua longa carriera: “Pittura e anti-Pittura: 1927-1937”. “Nascita del Mondo” è entrato nelle collezioni del MoMA nel 1972 in parte come dono dell’artista. La carriera di Miro’ viene illustrata nella galleria del terzo piano in ordine cronologico partendo dal “Ritratto di Enric Cristòfol Ricart (1917), un quadro con collage che annuncio’ l’ambizione dell’artista di essere un “Catalano Internazionale” con un soggetto locale (il compagno di studio a Barcellona), una tavolozza ispirata ai Fauve francesi e una stampa giapponese incollata sulla tela. Ha intanto riaperto a Palma di Maiorca il Sert, lo studio museo dove Miró aveva vissuto e lavorato per quasi tre decenni e che aveva donato alla citta’ due anni prima di morire.

Progettato dall’amico e architetto Josep Lluís Sert su una collina con vista sulla costa delle Baleari, il Sert era stato chiuso un anno fa per danni strutturali che sono stati riparati. I lavori hanno offerto una nuova prospettiva su Miró e sul suo luogo di lavoro. Lo studio di Miró nella città di origine della moglie Pilar fu il primo progetto di Sert, all’epoca preside della Harvard Graduate School of Design, su suolo spagnolo dopo il ritorno dall’esilio. L’architetto era emigrato negli Usa nel 1939 allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Foto: Ansa. 

Claudia Montanari

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