Costine agnello

Pranzo di Pasqua: il trionfo della tradizione e del Made in Italy

29 Marzo 2013 - di aavico

ROMA – Quest’anno per il pranzo di Pasqua è il trionfo della tradizione. Al top le “ricette della nonna” e quelle che valorizzano i prodotti locali. Parola di chef blasonati come Filippo La Mantia o Emanuele Ciocca, fra gli oltre cento chef nazionali intervistati per uno studio promosso dall’Osservatorio sulle tendenze alimentari ”Polli Cooking Lab”. Niente pietanze esotiche, ne’ prodotti importati dall’estero, ma vincono i piatti della tradizione purchè rivisitati in modo originale.

Per sette chef su dieci a farla da padrone saranno prodotti del made in Italy di stagione che trasmettono l’idea di festa (per il 32% degli intervistati) e hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo (27%). Per la metà degli chef non mancheranno agnello e uova, simboli della cucina di Pasqua, ma nemmeno le fave (per il 38%), i carciofi (35%), il pesce (33%) e le patate (30%). Pochissimi, circa l’11%, quest’anno proporranno ricette straniere o impiegheranno specialita’ estere (6%).

”Il privilegio del cuoco è quello di poter comunicare con il cibo – spiega Filippo La Mantia, masterchef dell’Hotel Majestic di Roma – La gente è tornata a voler mangiare il cibo di casa anche quando si trova fuori e quindi va alla ricerca di piatti rassicuranti”. Per lo chef siciliano sulla tavola di Pasqua ruoteranno ricotta, fave e capretto, parmigiana di carciofi per i vegetariani.

Per Emanuele Ciocca, chef principale del ristorante ”Il mercato del pesce” di Milano, la gente ”ricerca a tavola sapori familiari”, ecco perchè punterà soprattutto su pesci di stagione come alici, capesante, granchio, insaporiti con verdure primaverili. Antonella Ricci, chef responsabile del ristorante ”Al Fornello da Ricci” di Ceglie Messapica (Brindisi), darà risalto ai sapori tipici: agnello o capretto serviti con lampagioni primaverili e funghi cardoncelli.