Polveri e surgelati, la cucina del futuro per il "cibo facile"

Polveri e surgelati, la cucina del futuro per il “cibo facile”

9 Maggio 2014 - di aavico

PARMA – Una cucina del futuro con meno tempo ai fornelli e talvolta senza nemmeno accendere il gas. Nel terzo millennio mangeremo semi, cereali, come nell’era preistorica, mentre chi porta a tavola ancora lasagna e cannelloni lo farà magari con la besciamella in polvere, pronta a freddo aggiungendo acqua. E’ una delle novità presentate dall’industria alimentare al Cibus alla Fiera di Parma. In tempi di gran moda degli chef, il 17/mo Salone internazionale dell’Alimentazione lancia paradossalmente la cucina pronta, facile da preparare, che tuttavia evoca tipicità, come le panelle siciliane che ora si troveranno nel banco surgelati.

Testimonial 2014 della globalizzazione in fiera – Cibus che si chiude con un bilancio positivo (oltre 67mila visitatori professionisti, +12% rispetto a precedente edizione del 2012, con i buyer esteri che salgono di mille unità per un totale di 11mila) – il gorgonzola che sposa cultura orientali, come ha dato prova lo chef Tatsumoto, maestro dell’arte del sushi, con il sushizola e il taleggiomaki, una fusion tra formaggi lombardi e la tradizione culinaria del Sol Levante.

”Mangeremo semi, come già avviene negli Stati Uniti dove impazzano i superfruits, dalla quinoa all’amaranto, un cereale senza glutine, fino alla chia che ha un contenuto di calcio 5 volte superiore al latte e, per misura, si presenta più piccola del miglio e se saltata in padella senza olio scoppia, formando mini pop corn più light di quelli ora in uso”. A prefigurare la tavola degli italiani sempre più cerealicola ma con cotture salvaminuti è il responsabile marketing del gruppo Pedon, Luca Zocca, secondo il quale ”a fine 2013, anno dichiarato dalla Fao della quinoa, il successo della coltura tipica degli altopiani di Perù e Bolivia è stato tale da spingere alcuni coltivatori in Campania e in Francia a sperimentare le prime coltivazioni sul territorio europeo”.

Si tratta, ha spiegato, del boom di un regime alimentare vegetariano molto proteico nutrizionalmente. La quinoa, che ad Expo 2015 avrà un cluster, ad esempio ha l’intera catena degli aminoacidi, caratteristica normalmente delle proteine animali, e questo ne fa ”un alimento complesso”.

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