Citta della Pizza

Per tre giorni Roma si trasforma nella Città della Pizza

30 Marzo 2017 - di mlantermino

Roma – Per tre giorni Roma si trasforma nella Città della Pizza.

Amanti della Pizza, grandi e piccini, da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile arriva a Roma “La Citta della Pizza”, il più grande evento sul prodotto italiano più amato del mondo. 

Che sia napoletana, fritta o al taglio, la pizza, vanto e orgoglio nazionale, sta indubbiamente attraversando un periodo di rinnovato splendore, un vero e proprio Rinascimento culturale e gastronomico e La Città della Pizza – format ideato da Vinòforum e realizzato con la collaborazione di Ferrarelle – nasce per celebrare e promuovere questa nuova era del prodotto italiano più amato nel mondo.

Venerdì 31 marzo, sabato 1 e domenica 2 aprile, a Roma, gli ampi spazi dell’area Guido Reni District – in via Guido Reni, 7 – si trasformeranno in una grande piazza in cui andrà in scena tutto il meglio dell’universo pizza. 40 tra i migliori pizzaioli della Penisola, da Nord a Sud passando per il Centro, dai partenopei alla nouvelle vague casertana, dagli interpreti del fenomeno pizza gourmand alla scuola romana, per un totale di circa 90 differenti pizze, suddivise nelle categorie “napoletana”, “all’italiana”, “da degustazione”, “al taglio” e “fritta”.

A selezionarli i 5 autori della manifestazione:

Emiliano De Venuti, ideatore e CEO di Vinòforum, uno dei più importanti marchi italiani dedicati alla promozione enogastronomica; Luciano Pignataro, tra le firme più prestigiose del giornalismo agroalimentare italiano, appassionato di pizza e voce autorevole del settore; Luciana Squadrilli e Tania Mauri, giornaliste specializzate in gastronomia, autrici di accreditate iniziative editoriali sulla pizza, argomento intorno al quale si muovono con competenza e professionalità; Stefano Callegari, pizzaiolo, tra i massimi esponenti su scala nazionale, inventore del già mitico Trapizzino.

Un team di esperti di indubbia attendibilità che ha selezionato i ­maestri pizzaioli partecipanti a La Città della Pizza in base a un manifesto nel quale, oltre a rigidi criteri qualitativi, risultano fondamentali ingredienti quali la ricerca, la cura e l’attenzione in tutte le fasi della produzione e, soprattutto, la passione.­

La Citta della Pizza sarà un luogo di confronto e dibattito, ma soprattutto un momento di festa per celebrare questo grande prodotto italiano. Si fonderanno quindi in un’unica anima gli aspetti più strettamente tecnici e lo spirito popolare insito nella pizza. Per questo motivo l’ingresso per il pubblico sarà gratuito, così come sarà gratuito prenotarsi alle diverse iniziative collaterali in programma”.

Affianco quindi alle 30 “Case” dei pizzaioli, 10 al giorno per 3 giorni, ci saranno, a completare la vasta offerta della kermesse, una serie di spazi e situazioni a latere, ricche di gusto e di interesse.

Il “Pizza Lab”, con corsi e masterclass sull’arte della pizza, per tramandarne i segreti a bambini e adulti. Lo “Spazio convegni”, per discutere, insieme ai più grandi interpreti del settore, di impasti, condimenti e cotture, secondo tradizione e nuove tendenze.

Immancabili gli abbinamenti con la birra artigianale firmata Baladin e le bollicine italiane del ­ Consorzio di Tutela del Prosecco DOC, per scoprire l’immenso ventaglio di possibilità che offre la pizza in tutte le sue varianti.

­La Città della Pizza riserverà uno spazio d’eccellenza anche alle “Materie prime”, in cui si potrà assistere a percorsi degustativi tenuti da aziende del settore, sui principali ingredienti della pizza: farina, pomodoro, olio evo e mozzarella.

E per chi vuole vivere un’esperienza unica, la Città della Pizza metterà in scena le “Ferrarelle Sensational Brunch e Dinner”, veri e propri show cooking a quattro mani con chef stellati e maestri pizzaioli. Pranzi e cene esclusive in cui i due protagonisti cucineranno, giocheranno, si racconteranno e si contamineranno, aprendo le porte di un ristorante sui generis dove il mondo della pizza e quello dell’alta cucina si incontrano e fanno faville.

Ma ecco i principali appuntamenti che vedranno protagonisti maestri pizzaioli e panificatori, spesso capostipiti di scuole e linee di pensiero, per incontri/dibattiti che si annunciano densi di spunti interessanti e quanto mai attuali.

Venerdì 31 marzo, alle ore 18.30, il primo interessantissimo workshop: “3 impasti”, per il quale a salire sul palco saranno Gino Sorbillo, Gabriele Bonci e Massimiliano Prete, tre nomi, garanzia di qualità assoluta, che stanno facendo semplicemente scuola. Sabato 2 aprile, alle ore 12.30, con “Pan per focaccia”, riflettori puntati sulla panificazione e sulle sue affinità col mondo della pizza; a dire la loro saranno Massimo Bosco, Piergiorgio Giorilli e Pierluigi Roscioli. Alle ore 17.00 si passa a parlare di abbinamenti con il Consorzio del Prosecco DOC, Teo Musso di Birra Baladin e Giancarlo Casa per

“Bollicine vs Birra”. Alle ore 18.30, con “Olio d’oliva vs olio di semi”, si “scontrano” due visioni agli antipodi, ben rappresentate in questo caso da Matteo Tambini e dalla storica pizzeria partenopea Da Michele.. Domenica 2 aprile, ultima giornata di lavori, si apre alle ore 15.00 con “Le altre forme delle pizze”, spazio durante il quale Stefano Callegari, Enzo Coccia e Renato Bosco racconteranno le loro personali “visioni di farina”. Alle ore 16.30, largo ai giovani con “Pizza 3.0”: Ciccio Vitiello, Isabella De Cham e Stefano Vola, tre fra i più promettenti, e già affermati, interpreti della pizza, si parla di impasti, lavorazione e materie prime. Alle ore 18.00, in chiusura, “Giochiamo a mosca cieca” insieme a Antonio Troncone e i Fratelli Salvo, per cercare di carpire le differenze – sorprendentemente non così enormi come si potrebbe pensare – tra le cotture eseguite con forno a legna e con forno elettrico.

L’area workshop ospiterà inoltre diversi incontri masterclass, sempre per operatori del settore, che vedranno protagonisti i Molini più importanti d’Italia parlare di farine e lavorazioni d’eccellenza.

In linea con il percorso intrapreso da parte di Ferrarelle promuovendo la pizza di qualità ed eseguita a regola d’arte, le Ferrarelle Sensational Brunch e Dinner, realizzate in collaborazione con Vinòforum, mostreranno certamente il lato più gourmand della pizza. Si parte venerdì 31 marzo, alle ore 20.30, con Iside De Cesare, stellata del ristorante La Parolina – di Acquapendente (VT) – e Salvatore Di Matteo, discendente della gloriosa e storica insegna partenopea. Sabato 1 aprile, alle 13.00, saliranno sul palco Corrado Scaglione di Enosteria Lipen, che offre pizze in pieno stile napoletano “fuori confine”, ovvero a Triuggio (MB), e Fabrizio Sepe, cuoco de Le Tre Zucche di Roma. Tutto romano sarà l’incontro, delle ore 20.30, tra il grande Stefano Callegari, di Trapizzino, Tonda e Sforno, e Nicola Delfino del ristorante capitolino Benito al Ghetto. Molto intrigante si preannuncia anche la liaison, domenica 2 alle ore 13.00, tra lo stellato Pasquale Palamaro, dell’Indàco di Ischia, e Renato Bosco della pizzeria Saporè di Verona. Alle 20.30 chiusura affidata a due giovani di grande talento: lo chef Raffaele De Mase e Ciccio Vitiello, di Casa Vitiello (Caserta). Ogni show cooking prevede ben 4 portate con le bollicine del Consorzio del Prosecco DOC e la birra artigianale Baladin in abbinamento.

Per tutti gli appassionati desiderosi di cimentarsi nella realizzazione di pizze, focacce, dolci e panini, ci sono invece i laboratori firmati Unox, l’azienda padovana specializzata nella progettazione, costruzione e distribuzione di forni professionali di ultima generazione. I corsi, quattro sessioni, tutti i giorni dalle ore 18.00 alle 21.00, sono aperti a tutti, previa prenotazione.

Mentre per i più piccoli sarà Boing – il canale 40 del DTT nato dalla joint-venture tra Turner e RTI Mediaset – a curare simpatici e divertenti incontri, durante i quali i “provetti pizzaioli” potranno realizzare, con l’aiuto di esperti, gustosissime pizze.

Un dream team per raccontare il prodotto Made in Italy più amato al mondo.

Ecco la lista di gran parte dei pizzaioli presenti a La Città della Pizza:

Gino Sorbillo, Pizzeria Gino Sorbillo, // Napoli

Corrado Scaglione, Enosteria Lipen // Monza Brianza

Renato Bosco, Saporè // Verona

Gabriele Bonci, Pizzarium,  categoria “Al taglio” // Roma

Giancarlo Casa, pizzeria La gatta mangiona, categoria “All’italiana” // Roma

Massimo Bosco, Pizzeria Bosco, categoria “Al taglio” // Olbia

Marzia Buzzanca, Percorsi di gusto, categoria “A degustazione” // L’Aquila

Gianfranco Iervolino, Morsi e rimorsi, categoria “Napoletana” // Caserta

Ciro Oliva, Concettina ai tre santi,  categoria “Napoletana” e “Fritta” // Napoli

Francesco Vitiello, Casa Vitiello, categoria “Napoletana” // Caserta

Petra Antolini, Casa Petra, categoria “Al taglio” // Verona

Pierluigi Police, O’ scugnizzo, categoria “Napoletana” //  Arezzo

Gennaro Battiloro, La Kambusa, categoria “Napoletana” // Lucca

Massimiliano Prete, Gusto divino, categoria “A degustazione” // Cuneo

La Confraternita della Pizza, categoria “Al taglio”  // Roma

Famiglia Condurro, Da Michele, categoria “Napoletana” // Napoli

Stefano Vola, Vola Bontà per tutti, categoria “All’italiana” // Cuneo

Pierdaniele Seu, Mercato Centrale categoria “All’Italiana” // Roma

Alessandro Coppari, Mezzometro, categoria “Al taglio” // Senigallia

Antonio Pappalardo, La cascina dei sapori, categoria “A degustazione” //  Brescia

Mirko Rizzo, Pommidoro, categoria “Al taglio” // Roma

Emiliano Aureli, La taverna dei corsari, categoria “All’italiana” e “A degustazione” // Rieti

Cristiano Piccirillo, La Masardona, categoria “Fritta” // Napoli

Luca Belliscioni, Grecco Enjoy, categoria “Al taglio” // Roma

Francesco Martucci, I Masanielli, “Napoletana” // Caserta

Salvatore Di Matteo, Di Matteo, categoria “Napoletana” e “Fritta”  // Napoli

Matteo Aloe, Berberè categoria “All’Italiana” // Bologna

Giuseppe Pignalosa, Le Parule, categoria “Napoletana” // Napoli

Diego Vitagliano, 10, categoria categoria “Napoletana” // Napoli

Vincenzo Esposito, Carmnella, categoria “Napoletana” e “Fritta” // Napoli

Matteo Tambini e Davide Fiorentini, ‘O fiore mio, categoria “A degustazione” // Faenza

Edoardo Papa, Biglietto prego, categoria “All’italiana” // Roma

Isabella De Cham, 1947 Pizza Fritta, categoria “Fritta” // Napoli

Salvatore Gatta, Fandango, categoria “Napoletana” // Potenza

COLPO D’OCCHIO SU LA CITTÀ DELLA PIZZA

Guido Reni District, via Guido Reni, 7 – Roma

venerdì 31 marzo ore 18.00 – 24.00;

sabato 1 aprile ore 11.00 – 24.00;

domenica 2 aprile ore 11.00 – 23.00

Ingresso gratuito.

Per i workshop, riservati agli operatori, è necessaria la prenotazione.

Per tutte le info www.lacittadellapizza.it

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