Insalata coltivata in fondo al mare: esperimento a Genova

Insalata coltivata in fondo al mare: esperimento a Genova

4 Agosto 2014 - di aavico

GENOVA – Insalata e coltura idroponica, cioè in soluzioni acquose nutritizie anziché nel terreno, all’interno di biosfere trasparenti in fondo al mare. La sperimentazione è partita in questi giorni nella baia di Noli, nel ponente ligure, dopo l’interesse manifestato da alcune società mediorientali per questo tipo di soluzione, visti i risultati già ottenuti con la coltura del basilico. L’esperimento con il basilico, l’estate scorsa, era stato effettuato dalla Mestel Safety, una società del gruppo Ocean Reef, che opera nel settore della subacquea. I semi di basilico posti in semenzai sistemati all’interno  di  due biosfere trasparenti piazzate a 100 metri dalla riva e a 8 metri di profondità, avevano dato vita a rigogliose piantine.

Il progetto aveva suscitato l’interesse di una grande società saudita che aveva acquistato una biosfera per tentare un esperimento analogo in patria: non con i semi di basilico ma per coltivare una insalata di cui i sauditi pare vadano ghiotti.

La scelta di allargare la sperimentazione ad insalata e a culture idroponiche – spiega Sergio Gamberini, amministratore unico della Mestel Safety ideatore del progetto battezzato ”L’orto di Nemo” – deriva dall’interesse dimostrato da soggetti medio orientali. Il test di idroponia in particolare e’ indirizzato a cercare una soluzione economicamente sostenibile: il trasporto della terra per culture sott’acqua è oneroso, mentre la produzione di acqua dolce dalla desalinizzazione naturale sembra essere piu’ percorribile”.

“La struttura – prosegue Gamberini – è decisamente più grande con un volume interno di quasi 2000 litri che permette a tre persone di operare. In tre semenzai sono stati piantati semi di 3 tipologie di insalata e un tipo di basilico. La semina e’ avvenuta il 25 luglio, le piantine di insalata sono già visibili”.

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