Chef Ferran Adriá riparte con "elBulli1846", e punta su "innovazione molecolare"

Ferran Adrià, all’asta la cucina di El Bulli

8 Maggio 2013 - di aavico

NEW YORK – Un milione di dollari, spicciolo più o spicciolo meno: a New York da Sotheby’s sono passati sotto il martello del battitore vini e cimeli di El Bulli, il celebratissimo ristorante di Ferran Adrià a Cala Montjoi chiuso dal 30 luglio 2011. Un gourmand asiatico ha pagato 36.750 dollari per una cena con quattro persone con il padre della cucina molecolare che include una conversazione informativa con il “maestro”. Il conto “salato” ha contribuito a far salire a 913 mila dollari il ricavato dell’asta imperniata sulla rinomata cantina dello chef catalano, messo in vendita assieme all’attrezzatura di una delle cucine più famoso del mondo due anni dopo che Ferran ha chiuso il leggendario locale tre stelle Michelin sulla Costa Brava vicino a Barcellona.

Una prima tranche dell’asta era stata organizzata all’inizio di aprile sempre da Sotheby’s a Hong Kong e aveva raccolto 1,8 milioni di dollari, inclusa un’altra cena per quattro da 28 mila dollari da Tickets, il ristorante del fratello di Adrià, Albert. L’obiettivo dello chef è anche il suo sogno: una fondazione acquartierata nella vecchia sede di El Bulli, a metà tra laboratorio e museo che offrirà, tra l’altro, borse di studio ad aspiranti chef senza mezzi per studiare con lui.

Lo stesso acquirente della cena a New York ha speso 52.062 dollari per una bottiglia di Domaine del la Romanee-Conti 2004, un Bordeaux che partiva da metà della stima. Il totale delle due vendite è stato di 2,7 milioni di dollari, contro 1,95 milioni della vigilia. Adria, che si è unito nel 1984 allo staff di El Bulli, ha rivoluzionato il mondo della cucina usando la scienza per decostruire e ricostruire i cibi in quella che e’ stata battezzata la cucina molecolare. La fondazione dovrebbe aprire nel 2015: ospiterà un grande centro sperimentale per ”far capire alla gente cos’è la cucina di avanguardia”.

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