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Essere sicuri di se stessi in cucina fa bene alla salute mentale

Essere sicuri di se stessi in cucina fa bene alla salute mentale. Saper cucinare e preparare i propri pasti ha un effetto benefico sull’umore. E’ quanto emerge da una nuova ricerca della Edith Cowan University (ECU). Nella ricerca 657 partecipanti hanno seguito un corso di cucina salutare di sette settimane. Gli esperti hanno misurato l’effetto del programma sulla fiducia in cucina e sulla salute mentale auto-percepita dei partecipanti, nonché sulla loro soddisfazione generale riguardo ai loro comportamenti culinari.

Chi ha partecipato al programma ha visto miglioramenti significativi della salute generale, nella salute mentale e nella vitalità soggettiva. Sono stati anche segnalati miglioramenti nella sicurezza in cucina, nella capacità di cambiare facilmente le abitudini alimentari e superare le barriere dello stile di vita per un’alimentazione sana. La ricercatrice principale, la dott.ssa Joanna Rees, ha affermato che lo studio ha mostrato l’importanza della dieta per la salute mentale.

“Il miglioramento della qualità della dieta delle persone può essere una strategia preventiva per fermare o rallentare l’aumento della cattiva salute mentale, dell’obesità e di altri disturbi della salute metabolica”, ha affermato. “I futuri programmi sanitari dovrebbero continuare a dare la priorità agli ostacoli a un’alimentazione sana, come ambienti alimentari poveri e limiti di tempo, ponendo al contempo maggiore enfasi sul valore di un’alimentazione sana attraverso pasti cucinati in casa facili e veloci, ricchi di frutta e verdura ed evitando prodotti ultra-elaborati cibi pronti”.

Cibo cattivo, cattiva salute mentale.

Una cattiva salute mentale è legata a una cattiva qualità dell’alimentazione. Ciò vale a prescindere dalle caratteristiche personali come età, istruzione, reddito. E’ questo il risultato di uno studio del 2019 condotto dalla Loma Linda University e pubblicato sull’International Journal of Food Sciences and Nutrition. Coloro che consumavano più junk food avevano anche maggiori probabilità di riportare sintomi di stress psicologico moderato o grave rispetto ai loro coetanei che invece seguivano una dieta più sana. E’ stato riscontrato che l’aumento del consumo di zucchero è associato al disturbo bipolare e il consumo di cibi fritti o contenenti elevate quantità di zucchero e cereali trasformati è collegato alla depressione. Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay.

Silvia_Di_Pasquale

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