ROMA – Joe Bastianich: un giro d’affari di 250 milioni di dollari. 25 ristoranti tra Italia e Usa, 5 società tra Italia e Usa. Carlo Cracco: un giro d’affari da 3,93 milioni di euro. Due ristoranti a Milano, una società. Antonino Cannavacciuolo: un giro d’affari da 3 milioni di euro. Due ristoranti e una società. Bruno Barbieri: un giro d’affari da 840 mila euro. E’ l’impero milionario del mondo della cucina.
I dati vengono riportati da Camilla Conti sul Fatto Quotidiano che spiega:
Dalle padelle a un impero milionario. Il passo è breve se sei uno chef stellato che è diventato famoso (e ricco) più per i reality show culinari che per i piatti serviti a tavola. I cachet dei programmi televisivi, i contratti come testimonial di pentole o sughi, i libri di ricette vanno infatti ad aggiungersi agli incassi dei ristoranti.
Lo sanno bene i tre moschettieri di Masterchef Italia: Carlo Cracco, Joe Bastianich e Bruno Barbieri. Il primo, allievo del grande chef Gualtiero Marchesi, ha aperto da poco a Milano il suo nuovo ristorante “Carlo e Camilla in segheria” e ha chiuso il bilancio 2013 della sua società Cracco Investimenti con un fatturato di 3,93 milioni, in aumento dai 3 milioni incassati nell’esercizio precedente.
L’impero di Joe Bastianich e della mare Lidia:
Il giudice “cattivo” e famoso per il suo slang (“mi stai diludendo, vuoi che muoro?” un classico del suo repertorio) è figlio d’arte. Mamma Lidia, precettata da Sky come giudice per la versione junior del reality, era già una icona della cucina negli Usa. Istriana d’origine e statunitense di adozione, ha insegnato a spadellare a milioni di americani in una sfilza di programmi sul network Pbs. Negli anni Novanta, il figlio Joe ha deciso di abbandonare la sua professione di broker a Wall Street per Merrill Lynch, ha scommesso sul business e aperto un altro ristorante a Manhattan, “il Becco”. Poi è arrivato il “Del Posto” che è diventato nel 2010 il primo locale italiano con una recensione da 4 stelle sul New York Times.
I Bastianich sono così diventati dei veri tycoon della gastronomia: oggi gestiscono 25 ristoranti (11 solo a New York e uno, “l’Orsone ” a Cividale del Friuli, in provincia di Udine), due Eataly in società con Oscar Fari-netti: uno nella Grande Mela, che ha incassato 80 milioni di dollari nel 2013, l’altro a Chicago (cui si aggiungeranno Los Angeles e Philadelphia, Città del Messico e San Paolo). Hanno tre aziende vinicole in Italia e una in Argentina. E poi linee di sughi e pasta, libri culinari, guide enologiche e agenzie di viaggi. Un impero da circa 3 mila dipendenti e un fatturato annuo da 250 milioni di dollari. Il sito specializzato Celebritynetworth ha stimato i guadagni personali netti di Joe in 15 milioni di dollari nel 2013 e quelli della madre in 3,75 milioni.
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