Varese – Lavoravano 14 ore al giorno, vivevano con bambini piccoli in letti improvvisati tra immondizia e scarti di lavorazione, mangiavano in una mensa con cibi malsani. Erano queste le condizioni di 21 lavoratori cinesi scoperti dalla guardia di finanza di Saronno a seguito di un blitz in due laboratori della zona che producevano accessori per note griffes.
L'organizzazione scoperta dalla guardia di finanza era gestita da un cittadino cinese che utilizzava dei prestanome per aprire società dedite alla produzione di capi di abbigliamento. I militari hanno trovato una struttura affollata di cittadini cinesi che lavoravano anche oltre 14 ore al giorno e vivevano in dormitori tra scarti e rifiuti.
I laboratori producevano capi di abbigliamento ed accessori di noti marchi. Le griffe avevano affidato la lavorazione ad alcune aziende italiane che, apparentemente all'insaputa della società committente, delegavano ai cinesi la produzione delle borse firmate al fine di abbattere i costi di produzione ed aumentare i profitti. Sono in atto ulteriori accertamenti in merito ai rapporti tra i laboratori cinesi e le ditte italiane subappaltanti. Nei confronti dell'imprenditore cinese che gestiva di fatto le strutture scoperte dai finanzieri saranno adottate sanzioni pecuniarie e verrà proposta la chiusura dei laboratori.
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