ROMA – Liberare le strade dalle prostitute riaprendo le case chiuse. Già pronto un referendum per rottamare dopo 55 anni la legge Merlin. L’obiettivo sono le 500mila firme entro la fine di settembre. E’ cominciata la crociata di molti comuni italiani, tutti con un unico scopo: “Salviamo i nostri marciapiedi”.
A Mogliano Veneto (Treviso) il sindaco leghista Giovanni Azzolini ha infatti promosso un referendum per abrogare parzialmente la legge Merlin. L’obiettivo è cancellare gli articoli che impediscono l’apertura di case di tolleranza, senza toccare le norme che puniscono il reato di sfruttamento della prostituzione.
La campagna si è rapidamente diffusa a livello nazionale, con centinaia di punti attivi per la raccolta firme. Gli ultimi in ordine di tempo a sottoscrivere il referendum sono il sindaco di Miane (Treviso), Angela Colmellere, quello di Calalzo (Belluno), Luca De Carlo e il primo cittadino di Montesilvano (Pescara), Attilio Di Mattia, che nei giorni scorsi aveva proposto anche l’istituzione in città di “box del sesso”, sul modello Zurigo.
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