Buenos Aires (Argentina) – Era nata prematura ed era stata data per morta, ma in realtà era viva in una delle celle frigorifere dell'obitorio dell'ospedale Perrando de Resistencia, nella provincia argentina settentrionale di Chaco. A salvare la neonata è stata l'insistenza della madre, che ha voluto a tutti i costi vedere la figlia, rimasta secondo le autorità per 12 ore nella cella frigorifera. La madre, Analia Bouter, ha dichiarato alla tv Todo Noticias di avere pensato di essere vittima di un'allucinazione quando, guardando il corpo di sua figlia sul tavolo d'obitorio, le è parso di sentire un gemito e di vedere segni di vita. I medici sostengono che la piccola, nata il 3 aprile dopo solo sei mesi di gravidanza, è ora in buone condizioni. La madre ha spiegato che l'ospedale aveva già redatto il certificato di morte, citando cause sconosciute per il decesso. "Nessuno sa come sia possibile che sia sopravvissuta per 12 ore in una cella frigorifera", ha poi detto la Bouter. Il vice segretario della Salute della provincia di Chaco, Rafael Sabatinelli, ha fatto sapere che le autorità stanno indagando sulle persone coinvolte nell'episodio.
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