Roma – “Benigni è un genio. Brillante, divertente, un creativo puro, tutto istinto. Ha il lato tragico di Chaplin e Buster Keaton, è il vero erede dei giullari che sa unire l’alta cultura e quella bassa. Lavorare con lui è stato un vero privilegio”. Così, sul numero di Chi, in edicola da domani mercoledì 18 aprile, Woody Allen spiega l’incontro con il comico toscano, che ha diretto in ‘To Rome with love’.
Benigni, sempre a Chi, replica: “Allen è l’unico artista capace di improvvisare cose meravigliose. Per me è un incrocio tra i fratelli Marx e Ingmar Bergman. Più che adorato. Anelavo un tête-à-tête con Allen da molto tempo, non a caso mi chiamavano il Woody Allen italiano. Peccato che non recitiamo nelle stesse scene. Ma è stata come una promessa per il futuro, come quando ci si dà un bacio e si pensa “vediamo se succederà qualcosa””. E rivela: “Allen mi ha fatto un regalo che mi ha commosso, una edizione del Decamerone con una speciale dedica”.
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