Tim Burton Frankenweenie

La genialità di Tim Burton torna nelle sale con il film “Frankenweenie”

14 Gennaio 2013 - di Claudia Montanari

ROMA – Il geniale e pluripremiato regista statunitense Tim Burton, reduce da due pellicole non esaltanti quali “ Alice in wonderland” e “ Dark Shadows”, torna finalmente nelle sale con un film straordinario nella sua apparente semplicità; “ Frankenweenie”, che prende spunto da un suo cortometraggio del 1984, è un’opera che si confronta, come spesso accade nella cinematografia di Burton, con la morte e la diversità, questa volta attraverso l’animazione e il bianco e nero. Il piccolo Victor Frankenstein ha un unico amico, il suo cane Sparky; la morte accidentale del piccolo cagnolino addolora talmente tanto il bambino che, in virtù di un esperimento su una rana a cui ha assistito nel corso di una lezione, decide di disseppellire il cane e tentare di riportarlo in vita. L’operazione riesce, ma ora Sparky va tenuto nascosto e non si tratta di un’impresa facile … Le tecniche di animazione utilizzate sono talmente sofisticate da ipnotizzare lo spettatore al punto che ci si dimentica che si sta assistendo ad uno spettacolo di pupazzi, mentre le atmosfere e le scenografie anni Cinquanta riescono a conferire al film un’aria nostalgica che lo innalzano rispetto al semplice genere del fantahorror. Malgrado sia ormai a tutti gli effetti da anni inglobato nello show business, Tim Burton è riuscito, con “Frankenweenie”, a costruire un film geniale nella sua semplicità, delicato nei sentimenti ed estremamente divertente; una pellicola quindi che riesce ad appassionare tutti, cinefili e pubblico meno preparato, e che farà senz’altro gongolare i suoi affezionatissimi fans.