Robert De Niro, per Luc Besson è un gangster da ridere

ROMA – Al Marchè di Cannes se ne erano viste poche ma significative immagini di “Cose nostre. Malavita”, film di Luc Besson, prodotto da Martin Scorsese, con Robert De Niro, Michelle Pfeiffer e Tommy Lee Jones che sarà nelle sale dal 10 ottobre distribuito dalla Eagle Pictures. Di scena una famiglia mafiosa, esattamente la famiglia Manzoni, che dal New Jersey viene costretta a trasferirsi in un fin troppo quieto villaggio della Normandia, nel nord della Francia, perche’ rientra in un piano di protezione testimoni.

Qui i Manzoni diventano i Blake con tanto di capofamiglia Fred (De Niro) che nel paesino si spaccia per scrittore ma in realtà è quello che ha tradito i suoi ex colleghi mafiosi. Insieme a lui la moglie Maggie (Michelle Pfeiffer) e due figli adolescenti (fra cui la star di ‘Glee’, Dianna Agron). Fatto sta che, se si e’ stata la famiglia Manzoni, è difficile rientrare nei ranghi. Basta poco e l’allegra famiglia Manzoni-Blake si accende e diventa una furia.

E così nel film pieno di ironia saltano negozi, denti, e il tranquillo paesino si anima poco a poco di caos e piccole violenze. E tutto questo mentre qualcuno della vecchia ‘famiglia’ del New Jersey è già sulle loro tracce per fargliela pagare. Nel cast anche Tommy Lee Jones, agente della CIA. Nel trailer Robert De Niro (settanta anni il 17 agosto) con barba che dice ”un tempo avevo tutto e la gente mi chiedeva: come è essere intoccabile? Veramente avrebbe dovuto chiedermi: cosa mai succede se finisce tutto?”.

Lee Jones, che cura la protezione della famiglia, sembra essere davvero stanco delle ripetute intemperanze della stessa: ”sono stanco di trovarti un posto nuovo ogni novanta giorni. Cerca di farti piacere questo paesino: benvenuto in Francia”. Il film è tratto dal noir di Tonino Benacquista. Ma Luc Besson non si ferma qui: in autunno comincerà a girare ‘Lucy’ con Scarlett Johansson protagonista, ancora un thriller per una linea produttiva da major americana che ha portato Europa Corp anche a cedere alla Cina i diritti del ‘franchise’ ‘Transporter’ (tre film e una serie tv già all’attivo).