ROMA – Balzato agli onori della cronaca per il suo apprezzato “Alabama Monroe”, il giovane regista Felix Van Groeningen, classe 1977, ha già diretto quattro film, tra cui merita senz’altro di essere visto o rivisto “La Merditude des Choses”, già vincitore di numerosi premi in Belgio.
La storia è quella di Gunther, un uomo che decide di ripercorrere la propria adolescenza in un romanzo che sogna di pubblicare, per riscattare così un’esistenza trascorsa in un misero paese della provincia fiamminga, dove la gente sembra dedita solo alla birra e alle corse “svestite” in bicicletta.
Grazie ad un intenso e preciso alternarsi di presente e passato, Van Groeningen trasporta lo spettatore in lungo e in largo attraverso la vita del suo protagonista, uomo adulto ma con qualcosa ancora di infantile, come se fosse in qualche modo rimasto legato all’incompiutezza della sua adolescenza. Un’opera molto poetica diretta da un regista che merita di essere seguito.
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