ROMA – In un liceo statale di Roma gli alunni di una classe mista si accingono ad affrontare l’esame di maturità, ma molti di loro sembrano essere più interessati all’amore che allo studio…
Questo è il cuore e il centro di “Classe mista terza A“, primo lungometraggio dello scrittore e regista Federico Moccia, divenuto in seguito famosissimo grazie ai suoi romanzi sull’adolescenza. Anche in questo caso è proprio l’adolescenza, e l’idea che di essa ha il regista, al centro della pellicola che, pur offrendo molte battute divertenti, sembra restare attaccata a parecchi stereotipi sulla gioventù e sulle pulsioni ad essa legate.
Il film sostanzialmente procede per sketch, ma, alla luce dell’enorme successo che i successivi film di Moccia hanno avuto, forse vale la pena di rivederlo; se non altro per capire da dove ha avuto origine questo infinito filone cinematografico che continua ogni anno a trascinare orde di gente al cinema.
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