Bernardo Bertolucci: "Scena del burro? Pentito per sodomia su Maria Schneider"

Bernardo Bertolucci: “Scena del burro? Pentito per sodomia su Maria Schneider”

19 Settembre 2013 - di aavico

ROMA – Bernardo Bertolucci ammette di sentirsi in colpa per quella scena di sodomia con Maria Schneider. Ovvero la giovanissima protagonista di Ultimo Tango a Parigi con Marlon Brando. In particolare, per la controversa “scena del burro“, mai accettata e digerita dall’attrice, morta prematuramente nel 2011 a 58 anni. Bertolucci, in un incontro sul cinema a Parigi, racconta i retroscena di quella scena cult del cinema:

“L’idea di come girare questa scena è venuta a me e a Marlon Brando mentre stavamo facendo colazione seduti sulla moquette dell’appartamento parigino e ad un certo punto lui ha cominciato a spalmare del burro su una baguette: subito ci siamo dati un’occhiata complice – ha detto il regista -. Abbiamo deciso di non dire niente a Maria per avere una reazione più realistica”.

Alla domanda se non ritenga che sarebbe considerato “immorale al giorno d’oggi” comportarsi così sul set con i propri attori, il regista ha risposto ironico di “non essere un uomo di oggi”. Per poi ritornare serio: “Maria voleva fare cinema a tutti i costi, era molto giovane, aveva appena vent’anni all’epoca del film – ha raccontato Bertolucci -. Per tutta la sua vita poi è stata molto rancorosa sia nei miei confronti che nei confronti di questo film. Rancorosa perché si è sentita sfruttata. E’ purtroppo quello che spesso succede quando si è dentro un’avventura che non si comprende. Lei aveva un’intelligenza istintiva. Non aveva i mezzi per filtrare quello che le è successo”.

E ha concluso: “Forse sono stato colpevole per Maria Schneider ma non potranno condannarmi per questo”. Nonostante le sia valsa la celebrità planetaria, Maria Schneider, ha dichiarato in più occasioni che la famosa scena di sesso anale non era nella sceneggiatura e potendo avrebbe voluto non girarla perché l’ha considerata una manipolazione, una violenza e un’umiliazione. Seguirono scompensi psicologici e anni di dipendenza da stupefacenti. Solo alla sua morte prematura, nel 2011, a 58 anni, dopo una lunga malattia, Bertolucci ha ammesso per la prima volta che avrebbe voluto “chiederle scusa”.