Veganuary, come cominciare il cambiamento per diventare vegani o vegetariani

Veganuary, come cominciare il cambiamento per diventare vegani o vegetariani

14 Gennaio 2022 - di Claudia Montanari

Gennaio, mese dei buoni propositi e del desiderio di cambiamenti. E, dal 2014, mese del Veganuary, il più grande movimento vegan del mondo che ispira le persone a provare un’alimentazione vegetale.

Nel 2021, più di 580.000 persone nel mondo hanno partecipato al movimento, dimostrando un interesse e una propensione a uno stile di vita plant-based sempre più in crescita negli ultimi anni. Il 46% lo fa pensando agli animali, il 22% per la salute e il 21% per l’ambiente.

Veganuary, una sfida per avvicinarsi al mondo vegan

Veganuary è mmaginata come ‘sfida’ per avvicinarsi progressivamente al mondo vegano (una newsletter gratuita motivazionale arriva ogni giorno con consigli, ricette, suggerimenti. Partner ufficiale in Italia è l’associazione Essere Animali). Ha come testimonial noti vegani come Joaquin Phoenix, Paul McCartney tra gli altri. E persino Jay e Katja Wilde, ex allevatori di bestiame.

La ‘sfida’ è anche rendersi conto che un’alimentazione 100% vegetale non è sinonimo di rinuncia, al contrario. Si imparano a mangiare alimenti nuovi che prima molto probabilmente venivano ignorati. All’inizio è meglio fare passi graduali e adattarsi ai cambiamenti. Mantenendo più simili possibili le abitudini semplicemente sostituendo alcuni alimenti di origine animale con quelli vegetali.

La nutrizione veg è molto varia, piena di alimenti salutari e molto golosi. Fare un pieno di energia e salute è facilissimo. Frutta, verdura, cereali, legumi, oli, semi e frutta secca si possono combinare in infiniti modi diversi. Per ottenere tante ricette che renderanno nutriente, colorato ed energetico ogni pasto.

Veganuary e popolazione vegan in Italia, numeri in aumento

Del resto anche in Italia aumenta la popolazione vegana o piuttosto si è ampliata la fetta di chi ha ridotto i consumi di carne e pesce per aumentare sempre di più la quota vegetale.

La conferma arriva anche da una ricerca condotta da Just Eat, per ordinare online cibo a domicilio in tutta Italia e nel mondo, in collaborazione con BVA Doxa. La ricerca ha analizzato l’atteggiamento degli italiani rispetto al fenomeno vegano e vegetariano, la riduzione del consumo di prodotti animali nella popolazione e le motivazioni alla base di chi sceglie questo tipo di regimi alimentari.

Viene fuori che, pur essendo un popolo principalmente onnivoro, gli italiani prestano una maggiore attenzione al consumo di proteine animali rispetto al passato, per limitarne gli effetti negativi per la salute. Sono infatti 2 su 3 (67%) gli italiani che dichiarano di aver ridotto i consumi di carne e pesce, principalmente per motivi di salute (45%), ma anche per un’attenzione al tema della sostenibilità (28%).

Inoltre, il 20% degli intervistati ha dichiarato di aver provato in passato una dieta vegana/vegetariana. Mentre circa il 14% si dichiara propenso a seguire una dieta vegana nei prossimi 12 mesi, e la propensione cresce (32%) qualora l’adesione al regime alimentare vegano fosse limitata nel tempo (3-6 mesi). In generale, la popolazione italiana riconosce al veganesimo di avere un basso impatto ambientale (57%) e di essere salutare (55%).

Scelta vegan anche fuori casa e nel delivery

La scelta di consumare piatti vegan a casa, motivata da un’attenzione alla salute o dal basso impatto ambientale, riguarda quasi 1 italiano su 2. Non manca anche la sperimentazione fuori casa, con il 28% degli italiani che ha ordinato piatti vegani al ristorante , e il 19% che ha cenato in ristoranti specializzati in cucina vegana. Il 39% ha invece acquistato spesso prodotti vegani al supermercato, grazie anche all’ascesa dei sostituti della carne, che 9 italiani su 10 dichiarano di conoscere, o di aver provato/acquistato (20%).

La scelta di questi prodotti è motivata dal loro elevato contenuto di verdure (42%) mentre tra chi non li ha mai provati (80%) circa la metà (46%) si dichiara molto/abbastanza favorevole all’acquisto. Salvaguardare la propria salute e avere un minore impatto sull’ambiente sono le due motivazioni forti. L’ascesa di un regime alimentare vegano vegetariano contagia anche il food delivery. È infatti il 17% degli Italiani ha ordinato piatti vegani attraverso il food delivery.

L’osservatorio Just Eat conferma un’evidente crescita di ristoranti specializzati in cucina vegana, che registrano +31% nel 2021, dopo già un’importante crescita nel 2020 (+160%). Ma non solo ristoranti strettamente vegani: l’offerta di piatti puramente vegetali interessa diverse cucine, come dimostra la crescita del +17% nel 2021 e +70% nel 2020 di ristoranti che offrono alternative vegane nel loro menù.

I piatti vegani più ordinati sono nella quinta edizione della Mappa del cibo a domicilio in Italia, che ha registrato un trend in crescita della cucina vegana con un incremento del +67%.

Veganuary, libri per cominciare il cambiamento e diventare vegani o vegetariani

Intanto in libreria la sezione food vegano si arricchisce di titoli sull’onda del fenomeno. Tra i tanti libri per aderire al Veganuary, Ricette Vegane e Vegetariane anche per onnivori di Iader Fabbri, edito da Mondadori Electa (dal 18 gennaio) intercetta una linea di questo fenomeno. Gli onnivori, che sono la gran parte della popolazione, sono tentati dal vegetariano. L’intento dell’autore, biologo nutrizionista e divulgatore scientifico, è di far stare insieme a tavola veg e onnivori. Condividendo gusto, equilibrio e benessere grazie a oltre 50 piatti vegani e vegetariani, pensati per tutti. Gli onnivori troveranno appetitose e originali opportunità gastronomiche per ogni giorno. Scoprendo gusti nuovi e sapori inaspettati ma anche un miglior bilanciamento nutrizionale.

Vegani e vegetariani, invece, impareranno le migliori strategie culinarie per valorizzare le fonti proteiche veggie. “Ho scritto questo libro ponendomi due obiettivi fondamentali. Il primo è trasmettere a vegetariani e vegani l’importanza di una buona rotazione proteica. Il secondo è far capire agli onnivori che esistono fonti proteiche alternative a quelle che sono soliti assumere. E che possono essere integrate nell’alimentazione perché sono già presenti nella nostra cultura culinaria” afferma Iader Fabbri.

Cucina vegan, adatta anche a chi non sa cucinare

Melanzane alla parmigiana, lasagne di verza, avocado toast, muffin alle mandorle. Queste e tantissime altre varianti gustose che possono essere realizzate anche da “negati in cucina” e che sono in grado di mettere d’accordo il gusto e il credo dei veg e degli onnivori. Aiutando i primi a bilanciare correttamente le proteine e i secondi ad apprezzare più verdure e frutta scoprendo numerose alternative ai prodotti di derivazione animale.

Nel libro anche molte ricette regionali – come peperonata, carciofi alla romana, pane frattau, e caponata – che, da nord a sud, applicano in modo gustoso i principi del metodo Iader Fabbri: niente diete rigide, niente conteggio delle calorie, ricerca quotidiana dell’equilibrio tra i macronutrienti per garantire un assetto ormonale bilanciato dell’organismo attraverso il cibo.